Per quanto ci sforziamo di studiarlo e conoscerlo, l’Universo nella sua vastità ci mette costantemente di fronte a nuove sfide e a nuove scoperte. Tra le immense distese di stelle, pianeti, rocce, gas e materia, ci sono oggetti che non conosciamo e che attendono forse di essere scoperti.
Le stelle mai osservate fino ad ora: calde e pulsanti
È questo il caso di un particolare tipo di stelle, mai osservate fino ad ora. Si tratta di quattro piccole stelle molto calde, nate probabilmente da un anomalia in una stella morente. I loro strati esterni lottano per mantenersi in equilibrio e nella precaria esistenza di una stella dalla morte anomala, cambiano luminosità velocemente, dando l’impressione di pulsare.
Proprio per questa sua caratteristica, come riportato nello studio pubblicato su Science Alert, le stelle di questo tipo sono state chiamate subnane calde pulsanti (hot subwarf pulsators). I ricercatori hanno escluso che queste appartengano alla nota classe delle subnane B. Il loro cambiamento di luminosità, pari quasi al 5% ogni 200-475 secondi, non è infatti dovuto al passaggio di una stella binaria.
Le subnane B sono anch’esse nate dalla morte di una stella molto grande, fino ad 8 volte la grandezza del Sole, che rimanendo senza senza ossigeno inizia a bruciare elio, espandendosi fino a diventare una gigante rossa. Se la gigante rossa perde i suoi strati esterni prima che inizi la fusione dell’elio, allora si forma una subnana B. Sono densissime e molto calde, tra i 20.000 ed i 40.000 gradi Kelvin. Ed anche alcune di queste piccole e dense stelle blu, sembrano pulsare.
Il mistero delle subnane calde pulsanti
Ma i ricercatori hanno concluso che in questo caso non si tratta di subnane B, bensì di subnane calde pulsanti, un nuovo tipo di stelle mai osservato. Non siamo ancora a conoscenza dei motivi per cui queste stelle pulsano. L’ipotesi più accreditata è quella del meccanismo noto come ferro Kappa, ovvero un meccanismo tramite il quale un accumulo di ferro produrrebbe nella stella l’energia che provoca la pulsazione. Inoltre queste particolari stelle avrebbero perso il loro materiale esterno prima che l’elio iniziasse a fondere.
Queste stelle rappresentano quindi un nuovo tassello nella descrizione dell’evoluzione stellare, in quanto rappresentano un nuovo possibile scenario di morte di una stella. I ricercatori si concentreranno quindi ora sullo studio delle caratteristiche di queste particolari stelle, nel tentativo di riuscire a descrivere la loro storia.