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La nuova missione degli Shinkansen: collegare Tokyo e Osaka in un’ora

I treni superveloci che la gente si ricorda sempre sono i TGV francesi e quelli giapponesi il cui nome forse è un attimo più difficile da imprimersi in testa, gli Shinkansen. Proprio quest’ultimi raggiungono una velocità massima operativa di 320 km/h quindi non troppo diversa dai treni nostri per le tratte veloci. Detto questo, la compagnia dietro tali mezzi si è posta un obiettivo che andrà raggiunto entro il 2027, la prima fase, e il 2037, la seconda. L’obiettivo in questione è di collegare Tokyo con Osaka passando da Nagoya in appena un’ora e poco più.

Per intenderci, il treno in questione dovrà raggiungere una velocità massima operativa di 500 km/h in un territorio che non ha esattamente una conformazione favorevole. La tratta Tokyo – Nagoya dovrebbe durare appena 40 minuti mentre il tratto finale verso Osaka altri 27 minuti. Un aspetto interessante di questo progetto è la tecnologia che verrà impiegata ovvero la levitazione magnetica.

 

Shinkansen e la levitazione magnetica

Il treno dovrà inizialmente prendere velocità sfruttando un normale sistema di ruote e binari. Arrivato a un certo punto il mezzo ritirerà le ruote, come un aereo per intenderci, e continuare il viaggio senza toccare niente, sfruttando il magnetismo. Si tratta di una tecnologia già usata per esempio a Shanghai con un treno che raggiunge i 431 km/h. È la stessa tecnologia che vuole usare Elon Musk per il suo Hyperloop anche se in questo caso si vogliono raggiungere numeri da far girare la testa.

Si tratta di un progetto di oltre 17 anni e il motivo è semplice. La maggior parte del percorso del treno, quasi il 90%, si troverà sottoterra. Il motivo principale non è tanto deturpare il territorio o altro, ma piuttosto evitare aree a rischio sismico.

Giacomo Ampollini

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