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Sindrome del cuore spezzato: in aumento tra le donne e sembra essere più grave

Visto che siamo entrati nel terzo anno di pandemia sappiamo bene che il Covid-19 non influenza solo per quanto riguarda l’infezione in sé, ma colpisce moltissimi ambiti. Ovviamente abbiamo sperimentato che lo stress di vivere in base alla pandemia può avere effetti collaterali di lunga durata. Tuttavia per le donne questo stress può essere pericoloso per la propria vita.

Un nuovo studio della Cleveland Clinic ha scoperto che la sindrome da cuore spezzato, ossia una grave condizione cardiaca causata da stress emotivo, è aumentata per le donne durante la pandemia. Sebbene i dati sono ancora in raccolta lo studio suggerisce che l’aumento è passato dal 2% al 18% durante questi anni di pandemia. Possiamo affermare che questa condizione è molto comune per le donne ed è quindi importante capire al meglio i fattori di rischio.

 

Sindrome del cuore spezzato, le donne durante la pandemia ne soffrono di più

Il nome di questa condizione può sembrare un po’ banale, ma non c’è niente di più vero. È una sorta d’infarto e come qualunque altro attacco di cuore può causare sintomi come mancanza di respiro, dolore toracico e ritmi del cuore anomarli, ma i meccanismi sono del tutto diversi.  I tipi di attacchi di cuore dipendono dal blocco di un’arteria cardiaca che danneggia l’organo. La cardiomiopatia da stress o la sindrome dal cuore spezzato non coinvolge le arterie bloccate. Può essere abbastanza pericoloso per la vita, ma visto che è più facile per le persone riprendersi, si può sopravvivere di più rispetto ad altre condizioni cardiache.

La sindrome è stata descritta per la prima volta nel 1990. I ricercatori giapponesi che l’hanno identificata hanno soprannominato la sindrome “Takotsubo“, perché la forma del ventricolo sinistro su un angiogramma assomiglia all’omonimo vaso di ceramica usato per catturare i polpi in l’oceano. Cosa stia effettivamente causando gli attacchi di cuore indotti dallo stress non è del tutto chiaro, Lo stress colpisce il nostro corpo in molti altri modi, come mal di testa a fine di una giornata, pressione alta o problemi alle arterie. Esiste un’ipotesi che però non è stata ancora provata che gli ormoni dello stress possono causare spasmi ai vasi sanguigni del cuore.

Gli attacchi cardiaci di ogni tipo tendono ad aumentare a causa di un evento stressante importante, come ad esempio dopo l’11 settembre o un disastro naturale. Ovviamente lo stress emotivo non è l’unica causa. Anche lo stress fisico può contribuire; ad esempio non è una cosa rara che persone con altre condizioni fisiche abbiano questo tipo d’infarto. Quindi, mentre lo stress pandemico sta quasi sicuramente contribuendo ai numeri, l’impennata potrebbe anche essere collegata all’infezione da Covid-19 stessa o al fatto che le persone hanno ritardato le cure per altri problemi medici durante la pandemia.

Foto di Martin Büdenbender da Pixabay

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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