Gli ultimi mesi della vita di Maria Antonietta furono estremamente estenuanti e l’ondata di eventi sinistri culminò nella sua morte. I libri di storia ci raccontano che questo scenario fece ingrigire i capelli della regina “da un giorno all’altro”. Come fu possibile?
Nel 1793, la regina di Francia vide abolita la monarchia. Suo marito, il re Luigi XVI, fu giustiziato e suo figlio le fu strappato mentre il Paese precipitava in una valanga di violenza. Quando fu prelevata dalla sua cella e condannata a morte con la ghigliottina, si dice che Maria Antonietta vide diventare bianchi i suoi capelli “dall’oggi al domani”.
La Canities subita, o “sindrome di Maria Antonietta”, come è stata soprannominata in un articolo del 2009, è un fenomeno controverso quanto la stessa regina. I casi di persone i cui capelli sono diventati improvvisamente bianchi sono rari, e alcuni scienziati sostengono che ciò non sia possibile.
Tuttavia, la storia è colma di esempi di persone che hanno prematuramente visto trasformarsi in grigi i capelli dopo esperienze traumatiche. Prima di Maria Antonietta, anche Thomas More, avvocato inglese, diventò canuto la notte prima della sua esecuzione. Lo stesso accadde a Maria, regina di Scozia prima della sua decapitazione.
Per molto tempo, la principale spiegazione del fenomeno è stata una condizione chiamata alopecia areata. Ma un team di ricercatori ha scoperto un meccanismo che potrebbe spiegare il fenomeno.
In uno studio pubblicato su Nature a gennaio, gli esperti hanno esposto i ratti a vari fattori di stress nelle diverse fasi della crescita dei capelli. La possibilità che il cortisolo, il noto ormone dello stress, ne fosse responsabile è stata esclusa quando le ghiandole surrenali dei ratti sono state rimosse e il loro pelo ha continuato a diventare bianco quando sottoposti a situazioni stressanti.
Tutto ciò è stato rilevato quando i ricercatori hanno scoperto che i peli dei roditori diventavano grigi a causa dell’esaurimento di specifiche cellule staminali che si trovano alla base dei follicoli piliferi. Questi si trasformano in cellule che producono pigmenti man mano che i capelli crescono.
Tuttavia, in periodi di grande stress, queste cellule vengono iperattivate, impoverendo il serbatoio follicolare di cellule staminali che producono pigmenti, facendo sì che i capelli diventino bianchi.
Questa tesi non riusciva ancora a spiegare come lo stress avesse influito su queste cellule. In seguito si è scoperto che la noradrenalina è responsabile dell’eccessiva deplezione delle cellule staminali. Però la rimozione della fonte primaria della sostanza non ha impedito ai peli di diventare bianchi a causa dello stress. La soluzione è stata trovata esaminando un’altra fonte di noradrenalina, il sistema nervoso simpatico (SNS), noto come sistema di lotta o fuga.
I ricercatori si sono resi conto che lo stress acuto innesca un rilascio di noradrenalina dai neuroni SNS, il neurotrasmettitore che innesca la migrazione di massa delle cellule staminali dalla base del follicolo pilifero. È questo processo che collega direttamente lo stress all’invecchiamento dei capelli.
Forse è questo il motivo che spiega il fenomeno della comparsa improvvisa dei capelli grigi nella regina di Francia.
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