Rappresentazione prodotta dall'Università di Warwick e da Mark Garlick
Un disco protoplanetario circumbinario in una configurazione polare: Questo è il titolo della nuova ricerca pubblicata il 14 Gennaio dal Dott. Grant M. Kennedy. Una ricerca che ha portato ad una scoperta più che singolare, il primo esempio confermato di un sistema a doppia stella.
Le immagini del sistema sono state raccolte da un team internazionale di astronomi attraverso il dispositivo Atacama Large Millimeter / Sub-millimeter Array al fine di ottenere la più alta risoluzione possibile. Il sistema ha una struttura mai vista prima, qualcosa che i fisici fin ora potevano solo immaginare, esso presenta un grande cerchio di gas e polvere che ruota di 90 gradi rispetto all’orbita delle due stelle che si trovano nel mezzo. Ma dalle osservazioni e grazie ad ALMA si potrebbe presupporre che i dischi polari con questa configurazione siano relativamente comuni.
Il Dott. Grant M. Kennedy dell’Università di Warwick ha affermato: “I dischi ricchi di gas e polvere sono presenti in quasi tutte le giovani stelle e sappiamo che almeno un terzo di quelli che orbitano stelle singole formano pianeti. Alcuni di questi pianeti finiscono per essere disallineati con la rotazione della stella, quindi ci siamo chiesti se una cosa simile potrebbe essere possibile per i pianeti circonvallari.”
“Una stranezza della dinamica significa che un cosiddetto disallineamento polare dovrebbe essere possibile, ma fino ad ora non avevamo prove di dischi disallineati in cui questi pianeti potrebbero formarsi; forse la cosa più eccitante di questa scoperta è che il disco mostra alcune delle stesse firme che attribuiamo alla crescita della polvere nei dischi attorno alle stelle singole.”
“Prendiamo questo per dire che la formazione dei pianeti può almeno iniziare in questi dischi circolari. Se il resto del processo di formazione del pianeta può accadere, potrebbe esserci un’intera popolazione di pianeti circonvallari disallineati che dobbiamo ancora scoprire, e cose come strane variazioni stagionali da considerare.”
La particolarità del sistema è che la configurazione polare indica che le stelle seguano si muovano all’interno e all’esterno del piano del disco, ciò può essere la causa di una doppia ombra e di stagioni differenti da quelle che conosciamo che non variano solo a seconda della posizione rispetto alle stella ma anche in base a latitudine.
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