La NASA ha condiviso un video davvero incredibile, in cui mostra una bombola di ossigeno di più di 20 metri che farà parte del razzo progettato per volare sulla Luna venire spazzato via dalle cosiddette “forze paralizzanti“. L’agenzia ha infatti distrutto di proposito parte del suo Space Launch System (SLS) per valutare il massimo livello di sopportazione delle forze che esso avrebbe sperimentato durante il lancio in orbita. La sua distruzione è stata quindi una buona notizia, dal momento che questo è esattamente il risultato che gli ingegneri della NASA avevano previsto. Lo Space Launch System è quindi pronto per il volo.
L’esperimento è stato un successo, ha dichiarato la NASA, costituendo un eccellente punto di partenza per l’utilizzo di SLS
Il test ha costituito una vera e propria pietra miliare nello sviluppo di SLS, che una volta completato sarà il razzo più potente mai sviluppato e consentirà agli umani di esplorare il sistema solare, a partire dalla Luna e da Marte. Si spera che SLS lancerà il veicolo spaziale Orion nel suo viaggio per far sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla superficie della Luna entro il 2024. Durante l’esperimento la bombola di ossigeno, larga circa 9 metri, è stata “imbullonata” in una massiccia piastra d’acciaio e sottoposta a milioni di chili di forza da tutti i lati.
Questa forza era infatti simile alle fortissime sollecitazioni che il razzo avrebbe subito durante il lancio. “Il team ha svolto un lavoro straordinario nel portare a termine questo esperimento, segnando un’importante passo in avanti non solo per il programma SLS ma anche per il programma Artemis“, ha affermato John Honeycutt, Program Manager di SLS. “È un lavoro che aiuterà a inviare gli astronauti sulla Luna“, ha aggiunto.
Per le missioni Artemis, quindi, pare essere quasi tutto pronto
Ora che questo importante componente del razzo SLS ha superato i test di qualificazione strutturale in Alabama, i lavori possono iniziare a concentrarsi sul lancio. Ci sono stati 199 test finora, che hanno generato oltre 421 gigabyte di dati poi immessi nei modelli computerizzati utilizzati per progettare e perfezionare i motori. Questo è stato il test più grande condotto dalla NASA per un razzo da quando il programma Space Shuttle è terminato, più di 30 anni fa. Con la conclusione dei test, i progettisti dispongono ora di dati che potrebbero essere utili per ottimizzare l’hardware di SLS prima che Artemis 1 parta.
Il lancio di Artemis 1 è infatti previsto per novembre 2021 e porterà l’astronave Orion nello spazio per un test di volo senza equipaggio, lungo tre settimane, sulla Luna e ritorno. “Questo è un anno di riferimento per le missioni Artemis“, ha dichiarato Julie Bassler, direttrice degli stage SLS. “Abbiamo completato con successo i nostri principali test strutturali al Marshall Space Flight Center e stiamo facendo progressi sui test Green Run del palco principale Artemis I allo Stennis Space Center. Tutti questi test non sono solo utili per la prima missione Artemis, ma inaugurano anche il nuovo design della struttura di SLS, i sistemi di propulsione e avionici, che ne garantiscono l’affidabilità per i voli futuri“.