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Smart working, ideato un software per vedere chi realmente lavora e chi no

La pandemia di Covid-19 ha costretto per svariati mesi ad un lockdown generale, con chiusura anche di uffici ed aziende. Ciò ha alimentato e dato ancor più vita allo smart working, ovvero il poter lavorare da casa, quindi da remoto, tramite un computer ed una connessione Internet. I risultati sono stati molto positivi e proficui, tanto che si sta pensando per il futuro di renderlo una metodologia di lavoro fissa.

Non è facile però gestire i lavoratori e controllarli, soprattutto differenziare quelli che lavorano seriamente e quelli che si approfittano dello stare in casa. Proprio per questo, Shunji Sugaya, fondatore di Optim, una società di software, a fine maggio ha lanciato Optimal Biz Telework, un programma che permette di controllare lo smart working dei propri dipendenti.

 

Il programma per controllare chi è in smart working

I dirigenti possono utilizzare il software per controllare da remoto i dispositivi utilizzati dai propri dipendenti per lo smart working, consentendo loro di bloccare determinati siti e di prevenire la perdita di dati nei dispositivi rubati con blocco remoto e funzioni di cancellazione attive. Inizialmente Sugaya ed il suo team si occupavano di programmazione di software per videogiochi, ma col tempo si sono avvicinati al mondo dell’intelligenza artificiale, cercando di adattarla e farla rendere utile per i contesti nella società.

Proprio per ciò è nata Optimal Biz Telework,un software molto interessante che già in Giappone è largamente utilizzato, e che probabilmente arriverà anche nel resto del mondo, visto la sua comodità d’uso e l’ottima efficacia che possiede, permettendo di controllare ed aumentare ancor più la produttività dei propri dipendenti in smart working.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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