Snapdragon 210 continua a far parlare di sé, pochi giorni fa abbiamo illustrato le capacità di questo chip prodotto da Qualcomm, oggi vogliamo entrare nel dettaglio, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni per quanto riguarda l’Internet of Things. L’IoT (o Internet delle Cose, se preferite) rappresenta un ampio spazio da esplorare per i produttori di hardware, un’innovazione che trasformerà molti aspetti delle nostre vite, soprattutto per quanto riguarda il tempo che trascorriamo a casa.
Parliamo infatti di un chipset pensato ad hoc per dialogare con il sistema operativo targato Google, Internet Things OS, annunciato da Big G nelle scorse settimane. Snapdragon 210 ha una trasmissione a 150/50 Mbps grazie al modem X5 Cat.4, questa e altre specifiche tecniche fanno di questo chipset un concreto candidato a un ruolo da protagonista in un futuro nel segno della domotica. Case sempre più smart, dove gli oggetti dialogano in tempo reale per offrire le migliori soluzioni all’utente. Scopriamo insieme i segreti di Snapdragon 210.
Snapdragon 210, il chipset pensato per l’Internet of Things
Luci, termostati, allarmi, elettrodomestici e chi più ne ha più ne metta, l’Internet of Thing consentirà soluzioni che al momento sono solo in fase embrionale, sarà il linguaggio delle nostre case nel futuro prossimo, ma c’è bisogno di un cervello. Eccolo, è proprio Snapdragon 201, l’ultima creatura di casa Qualcomm è in grado di amministrare tutte queste funzioni.
Il chipset in questione, come abbiamo detto, offre supporto per le piattaforme Android Things, una scelta chiara e volta alla creazione di un’ecosistema che nei prossimi anni darà vita a soluzioni innovative. Tra le caratteristiche native del nuovo SoC va segnalata anche la capacità di gestire flussi video Full HD, risoluzione più diffusa al momento, feature fondamentale per la gestione di fotocamere, pensiamo a impianti di sicurezza.
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Tante le possibilità di Snapdragon 210, che offre prospettive ulteriori rispetto a quelle disponibili nativamente. La compatibilità con Internet Things OS consente l’accesso a servizi cloud e applicazioni, ma non bisogna sottovalutare la compatibilità con file multimediali di vario tipo, aspetto determinante per la consultazione di database. Un chipset che può fare molto, ma chiede poco: risparmio energetico come parola d’ordine.
CPU Cortex A7 a quattro Core, Adreno 304 come GPU. Questo chipset è pronto a far parlare di sé per molti mesi, grande appuntamento al WMC 2017 che si terrà a Barcellona tra poco.