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Sony mostra il primo sensore di immagine combinato ad un chip AI

Sony ha sviluppato un’interessante nuova tecnologia ibrida chiamata “Intelligent Vision Sensor”; un sensore di immagine con sistema di elaborazione AI integrato nell’hardware, che lo rende un unico sistema integrato. I vantaggi e le applicazioni di questa tecnologia sono potenzialmente enormi poiché immagini e codice continuano a fondersi.

L’idea alla base del concetto è abbastanza semplice. Prendete un sensore di immagine comune come quelli dei telefoni o delle fotocamere odierne, poi inseritelo su un chip logico basato su un modello di apprendimento automatico che estrae informazioni dai pixel. Il risultato è un singolo assemblaggio elettronico in grado di eseguire molteplici elaborazioni su una foto prima che questa venga inviata.

 

Sony, ecco come funziona l’innovativo Intelligent Vision Sensor

Al momento i sensori di immagini hanno già processori in grado di svolgere determinate operazioni, ma queste sono limitate ad una manciata di compiti da applicare molto rapidamente. Il chip della Sony, come spiega l’azienda, è in grado di produrre processi e output più sofisticati. Ad esempio, in un’immagine di un cane su un campo, il chip analizzerà i singoli oggetti. Quindi anziché inviare la foto completa riporterebbe “cane”, “erba” e qualsiasi altro elemento riconosciuto.

Potrebbe anche eseguire modifiche volanti come ritagliare solo le parti che ci servono come ad esempio i fiori, ma mai gli steli. Il vantaggio di un tale sistema è che può scartare tutti i tipi di dati indesiderati prima che tali vengano elaborati o archiviati. Ciò significa che verrà utilizzata meno potenza del processore, inoltre il sistema può risultare più sicuro.

Come potrebbe essere applicato il nuovo sensore di immagine Sony?

Le applicazioni di questa nuova tecnologia sarebbero molteplici. Le telecamere nei luoghi pubblici potrebbero sfocare preventivamente volti o targhe. I dispositivi domestici intelligenti potrebbero riconoscere le persone senza mai salvare o inviare dati immagine. Esposizioni multiple potrebbero essere unite per formare mappe di calore o di frequenza del campo visivo della telecamera.

Potremo aspettarci una maggiore latenza da un chip con processi di IA integrati, ma in realtà è stato già dimostrato che tali attività possono essere eseguite molto rapidamente e a costi estremamente bassi. Questo tipo di tecnologia potrebbe essere il primo passo per produrre una gran varietà di dati preziosi, e se correttamente progettato, potrebbe rivelarsi più solido contro attacchi informatici.

Al momento, l’Intelligent Vision Sensor di Sony è solo un prototipo, disponibile per l’ordine per i test, ma non per la produzione. Ma poiché Sony è uno dei principali fornitori di sensori di immagini al mondo, è probabile che questo si trovi già in ​​un certo numero di dispositivi, in ​​una forma o nell’altra.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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