L’obiettivo principale della NASA per il 2019 è quello di lanciare Orion in un viaggio di prova attorno alla Luna. Nonostante l’agenzia spaziale abbia già speso oltre 10 miliardi di dollari nel programma Space Launch System, ha ammesso che la data di scandenza più realistica coinciderebbe con Giugno 2020.
Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha affermato: “L’agenzia è conosciuta per non rispettare le date di lancio, ed io sto cercando di cambiare la situazione“.
La ricerca di trasporti alternativi
L’ispettore generale della NASA a Ottobre ha pubblicato un rapporto critico nei confronti di Boeing, il primo appaltatore dello Space Launch System. E ha dichiarato: “Gli aumenti dei costi e i ritardi nella pianificazione dello sviluppo della fase centrale possono essere ricondotti in gran parte a problemi di gestione, tecnici e infrastrutturali guidati dalle scarse prestazioni della Boeing“.
Mercoledì, Bridenstine ha comunicato che il razzo probabilmente non sarebbe stato pronto nemmeno per Giugno 2020. Perciò l’agenzia spaziale è alla ricerca di alternative commerciali.
Non sono ancora stati indicati quali potrebbero essere i razzi commerciali capaci di sostituire lo Space Launch System. Tuttavia gli unici due abbastanza potenti sono il Delta 4 Heavy della United Launch Alliance e il Falcon Heavy di SpaceX.
I due razzi però non hanno le stesse dimensioni dello Space Launch System, e se l’agenzia spaziale decide di utilizzarli, la missione dovrebbe essere divisa tra due missili. Che successivamente dovrebbero incontrarsi e attaccarsi in orbita prima di dirigersi verso la Luna.
La speranza di Bridenstine è quella di usare razzi commerciali meno costosi per altre missioni, inclusi i pezzi del Lunar Gateway, un avamposto pianificato in orbita attorno alla luna e il lancio di Europa Clipper, una missione robotica per studia una delle lune di Giove.
Come ha affermato: “Tra ora e giugno del 2020, dovremmo renderlo realtà“.