Il CEO di SpaceX Elon Musk ha rivelato che il primo lotto di satelliti progettato per fornire una copertura Internet globale dallo spazio non è ancora pronto per il lancio. Sessanta satelliti dovevano decollare a bordo del razzo Falcon 9 il 15 maggio da Cape Canaveral, in Florida, come parte del progetto Starlink dell’azienda spaziale, ma a seguito di non meglio precisate difficoltà il lancio è stato rinviato.
Il carico utile avrebbe dovuto formare la prima parte di una “costellazione” composta da quasi 12.000 satelliti, che andranno ad orbitare intorno alla Terra e garantiranno copertura internet a tutte le parti del pianeta. Musk ha condiviso le immagini su Twitter dei primi 60 satelliti Starlink imballati all’interno del muso del Falcon 9, anche se ha avvertito che potrebbero esserci alcuni problemi con le prime unità.
SpaceX non ha ancora una data ufficiale per il lancio
SpaceX ha lanciato due satelliti di prova denominati TinTin A e TinTin B l’anno scorso, che non faranno parte della costellazione finale. Il successo del lancio dei due satelliti TinTin è stato sufficiente a convincere la Federal Communicatoins Commision (FCC) a consentire la realizzazione dell’intero progetto Starlink, purché almeno la metà dei satelliti venga lanciata nei prossimi sei anni.
In una conferenza della scorsa settimana, il COO di SpaceX Gwynne Shotwell ha rivelato che per quest’anno sono previsti altri sei lanci Starlink. “Questo lotto di satelliti sarà un vero banco di prova per noi, per vedere lo schema di implementazione e iniziare a mettere insieme la nostra rete“, ha detto Musk.
Amazon ha dichiarato di star lavorando ad un progetto del genere
Ma SpaceX non è l’unica azienda che lavora su una struttura per la copertura Internet operativa dallo spazio, avendo Amazon dichiarato di avere in cantiere un progetto molto simile. Il mese scorso è stato rivelato che l’azienda intende lanciare una rete di oltre 3.000 satelliti nella bassa orbita terrestre per fornire connettività e banda larga ad alta velocità a comunità poco o per nulla coperte in tutto il mondo.
Jeff Bezos, fondatore di Amazon, utilizzerà i razzi del suo progetto spaziale Blue Origin per inviare i satelliti in orbita. “Questo è un progetto a lungo termine che prevede di aiutare decine di milioni di persone che non hanno accesso di base a Internet“, ha fatto sapere Bezos in una recente dichiarazione. “Non vediamo l’ora di collaborare a questa iniziativa con le aziende che condividono questa visione comune“.