Sperimentata una nuova pillola anticoncezionale mensile a lento rilascio

E' in test una nuova pillola anticoncezionale che potrebbe cambiare la frequenza di utilizzo, in quanto rilascia lentamente ormoni per 29 giorni

La pillola anticoncezionale è uno strumento molto utilizzato dalle donne per evitare casi indesiderati di concepimento. Un recente nuovo studio ha trovato il modo di ridurre gli allarmi giornalieri e l’utilizzo di essa grazie alla scoperta di un nuovo tipo di pillola a lento rilascio.

I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno sviluppato una nuova pillola che rilascia lentamente un farmaco contraccettivo nel corso di 29 giorni nei test con suini. Ciò si ottiene in parte attraverso il design innovativo di una capsula che si sviluppa lentamente all’interno dello stomaco. Le dosi mancate di pillole giornaliere sono un fattore di rischio per una gravidanza non intenzionale, una preoccupazione per la salute pubblica che la maggior parte degli esperti afferma sia meglio combattere con l’adozione di contraccettivi a lunga durata d’azione.

 

La pillola anticoncezionale a lento rilascio

Una gravidanza non intenzionale alimenta un ciclo di povertà ed è stimato a costare $21 miliardi ai contribuenti americani, secondo una stima del Guttmacher Institute del 2015.

Attualmente, quasi la metà delle gravidanze, nello specifico il 45%, negli Stati Uniti, non è intenzionale. Gli specialisti della salute delle donne sostengono forme a lungo termine di queste pillole anticoncezionali in quanto esse hanno tassi di fallimento inferiori rispetto ai preservativi o alle pillole anticoncezionali quotidiane, ma hanno il difetto di non essere somministrati via orale, bensì impiantati.

Questi contraccettivi a lunga durata d’azione sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni, ma le donne che li usano sono ancora una minoranza e l’adozione è stata lenta.

“Anche con tutti questi dispositivi a lunga durata disponibili, esiste una certa popolazione che preferisce assumere farmaci per via orale piuttosto che impiantarsi”, ha affermato la dott.ssa Ameya Kirtane, co-autrice dello studio. “Per quei pazienti, qualcosa del genere sarebbe estremamente utile.”

Questa scoperta ha attratto molte società, che hanno deciso fortemente di finanziarla e cercare di divulgarla il più possibile. La maggior parte delle donne, per le modalità d’uso, sono scettiche, ma queste nuove tipologie di pillole possono essere molto utili ed evitare problemi di salute.