Avete mai sentito parlare di squali luminosi? Beh fino ad ora nemmeno gli scienziati lo avevano fatto, si tratta infatti di una nuova specie. Questo piccolo squalo lungo al massimo 14 cm è di un bel nero, ma il suo corpo è luminoso, così piccolo da stare sul palmo della mano e che non sembra affatto pericoloso.
I ricercatori lo hanno trovato per la prima volta nel 2010 nel Golfo del Messico e da allora hanno continuato a studiare ed analizzare questo animale, concludendo che non fa parte di nessuna specie conosciuta e creando quindi la nuova specie Mollisquama mississippiensis, meglio conosciuto come squalo tasca americano.
Per stabilire si trattasse di una nuova specie, gli scienziati lo hanno confrontato con uno squalo ritrovato nel 1979 nell’Oceano Indiano ma, dopo lunghe analisi, hanno stabilito si trattasse di una specie diversa. Tra le principali differenza tra lo squalo tasca americano e lo squalo dell’Oceano Indiano, vi è proprio la luminosità del corpo dello squalo tasca.
Quest’ultimo infatti presenta un alto numero di fotofori (cellule che producono luce) che coprono la maggior parte del corpo di questo squalo. Anche se entrambi gli squali hanno due piccole tasche che producono il fluido luminoso, situate vicino alle branchie, quello americano è di gran lunga più luminoso. I due squali hanno anche un diverso numero di vertebre, quello americano ne possiede infatti alcune in più rispetto a quello dell’Oceano Indiano.
Ma anche se sono di due specie diverse, una cosa mette in comune i due squali luminosi, sono entrambi gli unici esemplari mai avvistati di entrambi le specie. Questo aspetto forse, ci potrebbe spingere ad esplorare maggiormente gli oceani, sopratutto le profondità abissali di cui così poco conosciamo e che nascondono ancora molti segreti.
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