La tecnologia di stampa 3D ha aperto tante nuove porte a molti settori, tra cui la medicina. L’innovazione nel settore ha permesso agli esperti di osare di più e uno dei risultati è stato ridare l’udito a una giovane paziente all’ospedale pediatrico Santobono-Pausillipon. Come? producendo un osso temporale con tale tecnica e l’inserimento da parte dei chirurghi.
La suddetta paziente era ipoacustica e grazie a questo intervento il suo udito è in procinto di migliorare sensibilmente tanto da diventare quasi potente quando quello naturale di una persona in salute. In questo caso, era nata con una patologia congenita chiamata Atresia Auris che porta il feto a non sviluppare il padiglione auricolare.
Quest’ultimo è stato il pezzo che è stato costruito tramite la stampa 3D. A causa di questa assenza, la bambina soffriva di un deficit acustico, come riportato dalla La Repubblica, con tutte le conseguenza del caso come diversi problemi dell’apprendimento scolastico. Il successo dell’operazione è merito dell’equipe chirurgica dell’ospedale del Dipartimento di Chirurgia Protesica della Sordità Infantile del Santobono.
La tecnologia di stampa 3D e l’udito di una bambina: un successo medico italiano
La stampa 3D, grazie a un lavoro di creazione digitale in precedenza, ha permesso di dare vita concreata al modello digitale dell’osso temporale in questione. Una volta stampato, l’equipe l’ha inserita tramite intervento chirurgico.
La stampa non è stata usata solo per creare il pezzo di osso, ma anche altro. È stata prodotta l’intera zona interessata cosi che potevano esercitarsi prima dell’intervento. Una volta che si sono sentiti sicuri di procedere sulla giovane paziente, ecco che l’intervento vero e proprio ha avuto inizio.