Un mese di Marzo davvero ricco di novità per il mondo della tecnologia, ed anche di colpi di scena, dopo avervi parlato dell’AI Act, con il quale l’Unione Europea ha effettivamente posto un limite allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è arrivato il turno del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America, pronto ad avviare una causa legale nei confronti di Apple, con l’accusa di monopolio illegale nel mondo degli smartphone.
Secondo 16 procuratori generali statali e l’antitrust americana, “Apple esercita un potere monopolistico“, con il chiaro obiettivo di “ottenere più denaro dai consumatori, creatori di contenuti, artisti, sviluppatori e tanti altri attori del settore”. Tra le varie accuse mosse nei suoi confronti troviamo il blocco di app di streaming cloud, il blocco delle super app, le limitazioni alla qualità della messaggistica, le limitazioni sull’utilizzo di smartwatch di terze parti, ed anche le limitazioni agli sviluppatori di terze parti di creare wallet digitali che possano entrare in competizione con l’originario di Apple.
Stati Uniti vs Apple: una causa problematica
La risposta di Apple non si è fatta attendere, per bocca di Fred Sainz, il portavoce dell’azienda, ricordando che la causa “minaccia chi siamo ed anche i principi dei nostri prodotti”, se tutto questo dovesse concludersi a sfavore della realtà di Cupertino, si andrebbe ad “ostacolare le capacità di Apple nella creazione di tecnologie che gli utenti si aspettano” dalla stessa azienda, sia “per quanto riguarda l’hardware, che il software ed i servizi”, andando a costituire un pericoloso precedente, poiché andrebbe a dare al Governo il potere di esercitare “un ruolo importante nello sviluppo tecnologico”.