Quando il nostro Sole morirà, si trasformerà in una nana bianca, un oggetto molto compatto, dotato di un’elevatissima densità e gravità superficiale. Secondo alcuni ricercatori della Cornell University, scovare un pianeta in orbita attorno a una nana bianca potrebbe rappresentare un opportunità per determinare se la vita può sopravvivere alla morte della sua stella.
Ed in questo potrà aiutarci il James Webb Space Telescope della NASA. Quando sarà pronto in orbita infatti, potrebbe trovare tracce di vita su pianeti simili alla Terra in orbita attorno alle nane bianche.
Alla ricerca di vita attorno alle nane bianche
Gli astronomi sanno infatti che quando un pianeta è in orbita attorno ad una stella piccola, produce forti segnali atmosferici quando è in transito. Visto che le nane bianche sono stelle molto piccole, questo effetto è molto amplificato, rendendo i pianeti rocciosi di facile individuazione.
Per questo Lisa Kaltenegger, professoressa associata di astronomia al College of Arts and Sciences e direttore del Carl Sagan Institute, ritiene che “se esistessero pianeti rocciosi intorno alle nane bianche, potremmo individuare segni di vita su di loro nei prossimi anni”.
E per il co-autore principale dello studio, Ryan MacDonald, il James Webb Space Telescope potrebbe essere perfetto per questo scopo. Il telescopio spaziale, il cui lancio è previsto per ottobre 2021, si troverà infatti in una posizione privilegiata per cercare tracce di vita sui esopianeti rocciosi in orbita attorno ad un piccola stella. Per MacDonald “il James Webb Space Telescope può rilevare acqua e anidride carbonica nel giro di poche ore. In soli due giorni di osservazione con questo potente telescopio potremmo scoprire la presenza di gas di biofirma, come l’ozono e il metano“.
Alla ricerca di pianeti attorno ad una nana bianca per capire se la vita può sopravvivere alla morte di una stella
Il sistema TESS ( Transiting Exoplanet Survey Satellite) della NASA, è attualmente alla ricerca di eventuali esopianeti rocciosi attorno alle nane bianche. Questo sistema rileva i pianeti osservando le variazioni di luminosità della stella attorno cui orbitano. Quando un pianeta passa davanti alla sua stella infatti, ne oscura parte della luce e questo abbassamento di luminosità viene percepito da TESS. Quando questo è costante e periodico, potrebbe significare che è provocato dal transito di un pianeta.
Quando TESS scoverà un pianeta roccioso attorno ad una nana bianca, i ricercatori saranno già pronti per analizzarlo, con modelli e strumenti che sono già stati sviluppati, per identificare eventuali tracce di vita su di essi. Ed il James Webb Telescope sarà una parte fondamentale per questo progetto.
Cercare tracce di vita su pianeti rocciosi attorno a delle nane bianche potrebbe essere per noi di assoluta importanza. Questo è infatti il destino che attende la nostra Stella. IL Sole un giorno morirà, trasformandosi in una piccola e compatta nana bianca.
Scoprire la vita su pianeti attorno a stelle simili potrebbe forse significare che la morte del Sole non implichi necessariamente la morte anche della Terra. Studiare questi esopianeti e capire la loro storia potrebbe rispondere ad una domanda per noi importante: quando una stella muore, la vita sui pianeti attorno ad essa può sopravvivere?
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