Le stelle di neutroni super dense, conosciute come pulsar, sono note per le loro precisissime emissioni di segnali radio, dovute alla loro rotazione sul proprio asse ad una velocità incredibile. Generalmente quindi le emissioni sono molto, molto regolari, in quanto la velocità di radiazione è costante. Ma a volte la rotazione delle stelle di neutroni subisce un’accelerazione improvvisa emettendo un disturbo dei segnali radio conosciuto tra gli astronomi ed astrofisici, come “glitch”.
Secondo uno studio recentemente pubblicato su Nature Astronomy, sarebbero proprio queste aritmie stellari, dovute allo spostamento di materiale stellare dall’interno verso l’esterno, a fornire importanti informazioni sulla natura e la composizione delle stelle di neutroni.
Il glitch, l’aritmia delle stelle di neutroni
Lo studio è concentrato sul glitch emesso dalla Pulsar delle Vele, una delle più luminose, il 12 Dicembre del 2016 e rilevato in diretta dall’antenna del Mount Pleasant Radio Observatory in Tasmania. Proprio durante questo glitch, i ricercatori hanno scoperto che la Pulsar delle Vele ha iniziato a ruotare più velocemente per poi ritornare alla sua normale velocità di rotazione.
Osservando queste caratteristiche, la conclusione a cui sono arrivati gli scienziati è che le stelle di neutroni, di tipo pulsar, siano composte da tre diverse parti: due diverse zone interne ed una crosta rigida. La zona è interna è, come spiegato da Paul Laskyd della Monash University, un denso agglomerato superfluido di neutroni che si sposta verso l’esterno colpendo la crosta rigida. A questo punto una seconda massa di superfluido che si muove nel nucleo raggiunge la prima, portando la stella ad un rallentamento della sua velocità di rotazione. Si tratta di un meccanismo già teorizzato in due diverse occasioni, ma questa è in assoluto la prima volta che viene osservato.
I ricercatori potrebbero aver spiegato anche un altra anomalia delle pulsar. Sembra infatti che queste stelle di neutroni rallentino leggermente la loro velocità di rotazioni prima dell’aumento improvviso del glitch. Questo strano comportamento potrebbe essere dovuto, secondo i ricercatori, proprio alla causa stessa che provoca anche il glitch. Tuttavia non vi sono cortezze ed è la prima volta che questo comportamento viene osservato.