Un nuovo studio conferma che gli steroidi economici, comunemente presenti sul mercato, possono ridurre le probabilità di decesso per i pazienti affetti da Covid-19 in condizioni critiche. Lo studio, pubblicato sulla rivista medica JAMA, ha esaminato test che hanno coinvolto più di 1.700 pazienti: i pazienti a cui sono stati somministrati gli steroidi avevano maggiori probabilità di sopravvivere e non vi era alcun segno di un aumento del rischio di gravi effetti collaterali tra coloro che avevano ricevuto farmaci di questo tipo. Tra i 678 pazienti trattati con steroidi, solo il 32,7% è morto; mentre tra i 1.025 pazienti che hanno ricevuto cure abituali o un semplice placebo, si è constatato il decesso del 41,5% di essi.
“La conclusione è che nei pazienti più gravi, in assenza di trattamento con corticosteroidi, la mortalità è molto alta: circa il 40%“, ha detto Jonathan AC Sterne dell’Università di Bristol, autore di uno degli articoli pubblicati su JAMA. “Il trattamento con corticosteroidi riduce la mortalità dal 40% al 32%; su cento pazienti trattati con corticosteroidi, otto pazienti in più si salvano“. Questi risultati suggeriscono che gli steroidi potrebbe essere considerati una possibilità per i pazienti Covid-19 in condizioni critiche. “Questi studi potrebbero essere una speranza per un trattamento efficace, poco costoso e sicuro“, hanno scritto la dottoressa Hallie Prescott dell’Università del Michigan e il dottor Todd Rice della Vanderbilt University.
A seguito dei risultati della nuova ricerca, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha consentito l’uso di corticosteroidi a beneficio di pazienti in condizioni critiche. Tuttavia, l’OMS non raccomanda l’uso di questi steroidi per pazienti non gravi, affermando che sono necessarie ulteriori ricerche su questo trattamento. Non si conoscono infatti gli effetti a lungo termine della somministrazione di corticosteroidi, nè il decorso post malattia dei sopravvissuti al Covid-19, nè il modo in cui queste sostanze interagiscono con altri trattamenti.
Le pubblicazioni su JAMA sono quindi una delle prove più concrete che i corticosteroidi possano aiutare i pazienti affetti da Covid, secondo la dottoressa Michelle Gong, capo del reparto di terapia intensiva e di medicina polmonare del Montefiore Medical Center. Gong sostiene inoltre che la direzione verso cui il trattamento dei pazienti si sta spostando sia proprio quella dell’uso di corticosteroidi nei pazienti gravi. “Questo ci fornisce una buona base da cui partire per valutare l’utilizzo di corticosteroidi nel trattamento della Covid. Si tratta di un passo in avanti di portata internazionale davvero notevole“, ha concluso Gong.
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