Un team internazionale di astronomi, grazie all’ausilio di alcuni dei migliori radiotelescopi al mondo, è riuscito a realizzare un’immagine dettagliata di alcuni tra gli oggetti cosmici più misteriosi scoperti di recente. Si tratta degli Odd Radio Circles o ORC, che letteralmente in italiano si traduce come strani cerchi radio.
Un’immagine dettagliata degli strani cerchi radio
Il fenomeno degli ORC fu identificato per la prima volta nel 2020, grazie al radiotelescopio ASKAP, dell’agenzia scientifica nazionale australiana CSIRO. Sin dalla loro scoperta, il misterioso fenomeno degli strani cerchi radio ha subito suscitato grande interesse e grande fascino tra gli astronomi. Molte sono state le teorie su cosa potesse celarsi dietro la loro origine, dalle onde d’urto galattiche ai wormhole.
Ora, grazie a questa nuova immagine dettagliata, ottenuta grazie al radiotelescopio MeerKAT del South African Radio Astronomy Observatory i ricercatori e gli astronomi di tutto il mondo hanno a disposizione ulteriori informazioni per cercare di risolvere il mistero degli ORC.
Le ipotesi più accreditate sulla loro origine
Al momento le teorie che sembrano andare per la maggiore tra gli astronomi sono tre. Una delle ipotesi sostiene che possa trattarsi di ciò che rimane di un enorme esplosione nel cuore della galassia in cui sono stati identificati. Un’esplosione colossale che potrebbe ad esempio essere stata provocata dalla fusione di due buchi neri supermassicci.
Un’altra ipotesi è che si tratti dell’onda d’urto di un termination shock, dovuto alla produzione di stelle nella galassia. (Lo shock si presenta perché il mezzo interstellare possiede una pressione costante mentre la pressione del vento stellare decresce col quadrato della distanza; in questo modo, ad una certa distanza dalla stella, la pressione del mezzo interstellare diventa sufficiente a rallentare il vento solare fino a velocità inferiori a quella del suono; questo provoca un’onda d’urto). La terza ipotesi invece, sostiene che gli ORC siano dei potenti getti di particelle energetiche che fuoriescono dal centro della galassia.
Un fenomeno tanto affascinante quanto sfuggente
Gli anelli degli ORC hanno dimensioni davvero straordinarie e arrivano sino a circa un milione di anni luce di diametro. Ma, nonostante le loro mostruose dimensioni (circa 16 volte più grandi dell’intera Via Lattea), questi strani cerchi radio sono estremamente difficili da osservare e vengono osservati molto raramente. Il professor Ray Norris della Western Sydney University e CSIRO, uno degli autori dello studio, ha affermato che sino ad ora sono stati rivelati soltanto cinque ORC.
Lo stesso Norris spiega che “sappiamo che gli ORC sono anelli di deboli emissioni radio che circondano una galassia con un buco nero altamente attivo al centro, ma non sappiamo ancora cosa li causi, o perché siano così rari”.
Per risolvere questo mistero, la professoressa Elaine Sadler, scienziato capo dell’Australia Telescope National Facility del CSIRO, che include ASKAP, assicura che al momento sia ASKAP che MeerKAT stanno collaborando per trovare e descrivere questi oggetti tanto affascinanti quanto misteriosi e sfuggenti.
SKA: il futuro osservatorio che potrebbe sciogliere ogni dubbio
Ma la vera svolta nello studio di questi oggetti sarà il progetto internazionale SKA. Per comprendere davvero gli ORC, gli scienziati avranno bisogno dell’accesso a radiotelescopi ancora più sensibili e questo è l’obiettivo dell’Osservatorio SKA, un progetto supportato da più di una dozzina di paesi tra cui Regno Unito, Australia, Sud Africa, Francia, Canada, Cina e India.
Come afferma infatti il professor Norris, “senza dubbio i telescopi SKA, una volta costruiti, troveranno molti più ORC e saranno in grado di dirci di più sul ciclo di vita delle galassie. Ma fino a quando lo SKA non sarà operativo, ASKAP e MeerKAT sono destinati a rivoluzionare la nostra comprensione dell’universo”.
Ph. Credit: J. English (U. Manitoba) / EMU / MeerKAT / DES(CTIO), via CSIRO