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L’impatto spirituale della sovraesposizione allo streaming

Per numerose aziende, ma anche per milioni di persone comuni, l’emergenza sanitaria ha causato una notevole riduzione del digital divide, ossia di quella distanza – apparentemente incolmabile – che separava le persone dalla tecnologia, dalla digitalizzazione e da tutte le opportunità racchiuse nel progresso tecnologico. Mentre trascorrevano ore ed ore a casa, forzatamente confinate a causa dei numerosi lockdown che hanno costellato l’ultimo anno e mezzo, le persone si sono affidate con tutte loro stesse ai propri smartphone, ai propri tablet o computer, a qualsiasi dispositivo che potesse allontanarli per qualche ora dalla terribile realtà del Covid-19 e delle sue nefaste conseguenze. Il primo obiettivo, per tutti coloro che si sono abbandonati con una certa frequenza all’utilizzo della tecnologia, durante i mesi di lockdown, consisteva dunque nella ricerca di un’alternativa alla realtà, con la speranza di trovare un contenuto in grado di divertirli, emozionarli, o anche semplicemente di intrattenerli, tenendoli impegnati per diverse ore e favorendo una concentrazione assoluta, neutralizzando così ogni pensiero superfluo.

Questi risultati, a ben guardare, sono stati favoriti in particolar modo dalla tecnologia dello streaming, che da qualche anno a questa parte, in maniera graduale e silenziosa, è entrata sistematicamente nelle nostre vite quotidiane, dominandole con la sua prorompente carica tecnologica e con la sua capacità di catturare l’attenzione delle persone, ovunque esse siano. Fino al 2019, prima del funesto avvento della pandemia globale, su ogni treno si potevano vedere persone impegnate a gustarsi una serie televisiva o un film, muniti di auricolari e di un semplice dispositivo (quasi sempre un telefono cellulare) con cui visionare il proprio contenuto preferito. Le tecnologie di streaming avevano iniziato a trovare spazio anche nel mondo del lavoro, con eventi e meeting trasmessi in maniera completamente virtuale, in diretta, tramite la potenza dello streaming.

 

Un compagno inseparabile della quotidianità

Il Covid-19, come è ben noto, ha cambiato tutto. Da un utilizzo limitato ai mezzi pubblici o ai luoghi di lavoro, lo streaming ha trovato il modo di inserirsi con grande assertività anche negli ambienti domestici, cambiando radicalmente le abitudini di milioni di individui. I contenuti trasmessi live, durante i numerosi lockdown, hanno rappresentato una vera e propria ancora di salvezza per tantissimi individui, permettendogli di aggrapparsi a un presente virtuale che non aveva nulla a che vedere con la realtà effettiva, favorendo una benefica evasione dal mondo reale. Film, show televisivi e serie tv, con il supporto della tecnologia streaming, sono diventate le compagne inseparabili delle nostre tetre giornate durante il periodo di chiusura, esponendoci a una forma di intrattenimento che nel giro di qualche mese sarebbe diventata assolutamente dominante. Il cambiamento non ha riguardato soltanto l’intrattenimento: le chiamate lavorative, le riunioni, o addirittura interi eventi aziendali, sono stati trasmessi in streaming, grazie a speciali software che rendono possibile l’organizzazione di incontri lavorativi a distanza, in maniera facile, veloce ed estremamente intuitiva. È il cosiddetto smart working, un fenomeno che ha influenzato (e che continuerà a influenzare) anche l’approccio alla realizzazione degli spazi domestici e lavorativi, sempre più orientati alla produzione di ambienti su misura per le persone e per le proprie rinnovata esigenze individuali.

 

Più attenzione al momento presente

In questo senso, grazie all’accresciuto utilizzo dello streaming, le persone hanno imparato ad ancorarsi sempre di più al momento presente, compiendo significativi (e forse inconsapevoli) passi avanti nel proprio avanzamento spirituale. Tutte le tecnologie che permettono di assistere a un contenuto trasmesso in tempo reale, in diretta, allenano infatti l’animo delle persone a focalizzarsi unicamente su ciò che accade in quel determinato momento, sul qui ed ora, lasciando in secondo piano le preoccupazioni e le ansie per i propri progetti futuri, per i propri problemi personali e per le proprie ambizioni. Quando si guarda un contenuto live, in streaming, l’attenzione si concentra interamente sul frame che abbiamo sotto gli occhi, rimanendo saldamente avvinghiata al contenuto sino al termine della sua trasmissione. Da questo punto di vista, l’esposizione delle persone alle tecnologie streaming può avere anche un indiscusso valore spirituale.

Le tecnologie live sono impiegate con grande successo anche da alcune delle migliori piattaforme online dedicate ai giochi da casinò, dove ogni giocatore potrà trovare il gioco più adatto ai propri gusti e alle proprie esigenze di divertimento. Da qualche tempo, queste piattaforme hanno infatti attivato il casinò live, una modalità estremamente innovativa che permette ad ogni giocatore di interagire con un croupier in carne ed ossa grazie alla tecnologia streaming. Restando comodamente seduti sul divano di casa, i giocatori potranno così comunicare in tempo reale con il live dealer, stabilendo l’entità delle proprie puntate ed abbandonandosi serenamente al piacere dei giochi tradizionali da casinò, come il blackjack, il Poker o il baccarat. Avendo di fronte un vero croupier, un essere umano con cui interagire in diretta, sarà come trovarsi in un casinò terrestre.

Siamo naturalmente attratti verso lo streaming, ormai è chiaro a tutti. Il desiderio di gustare contenuti live, trasmessi in maniera rapida e intuitiva, affonda le sue radici nella parte più profonda del nostro essere, quella più vicina al momento presente e alla sua ineffabile verità.

Redazione

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