Mentre gli Stati Uniti si affrettano a rispondere alla crescente pandemia di COVID-19, i supercomputer della NASA si uniscono nel tentativo di trovare una cura.
Una nuova iniziativa riunisce la NASA e la National Science Foundation, nonché una serie di laboratori, aziende e istituzioni accademiche del Dipartimento dell’Energia. La Casa Bianca ha dichiarato che le risorse informatiche della NASA verranno deviate per la ricerca volta a rallentare la pandemia.
“Sono orgoglioso che la NASA stia prestando la nostra potenza di calcolo per aiutare nella lotta contro il coronavirus”, ha dichiarato l’amministratore della NASA Jim Bridenstine in un post su Twitter. “Per più di sei decenni l’agenzia ha utilizzato la sua esperienza per affrontare sfide che hanno portato benefici a persone in tutto il mondo”.
I ricercatori potranno dunque affidarsi ai supercomputer accelerarando i calcoli necessari per rallentare la pandemia, così riferisce nell’annuncio la Casa Bianca.
“L’America si sta unendo per combattere il COVID-19, e questo significa dar sfogo alla piena capacità dei nostri supercomputer per trovare al più presto una cura”, ha dichiarato Michael Kratsios, Chief Technology Officer degli Stati Uniti.
Con questa nuova risorsa speriamo che i ricercatori trovino al più presto una cura contro il coronavirus.
Ricordiamo che i supercomputer della NASA sono anche utilizzati per altre aree di ricerca; una di queste è la divisione della scienza della Terra che sta studiando un modo per prevedere il clima terrestre basandosi su dati satellitari.
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