I tatuaggi sono più di una semplice forma d’arte e la loro origine è ben radicata nella cultura dell’uomo. Certo, più una società si evolve più il tutto viene visto come una forma di ribellione, o per lo meno era un paio di decine di anni fa; adesso le opinioni in merito si sono fatte meno pesanti. Detto questo, una cosa che è cambiata negli anni è sicuramente la metodologia con cui vengono fatti, la tecnologia, la tecnica e tanti altri aspetti.
L’evoluzione della società, non solo a livello di opinioni in merito, ha evidenziato alcune criticità per la salute. La realtà dei fatti è che si conosce poco dell’effetto dell’inchiostro sul nostro corpo se non che le particelle sono troppo grosse per finire nel circolo sanguigno ad eccezioni gatta per delle particelle più piccole le quali finiscono per depositarsi nei linfonodi. Una nuova ricerca effettuata dall’European Synchrotron Radiation Facility e il risultato è stato inaspettato.
Tatuaggi e gli aghi delle macchine
La dichiarazione di Hiram Castilla, scienziato ambientale presso l’ESRF: “C’è di più nei tatuaggi di quanto sembri. Non si tratta solo della pulizia del salone, della sterilizzazione dell’attrezzatura o persino dei pigmenti. Ora scopriamo che l’usura dell’ago ha anche un impatto sul tuo corpo“. Apparentemente in molti casi l’uso degli aghi portano ad un deposito di nichel e cromo i quali sono degli allergeni; spesso i tatuaggi possono causare una reazione allergica e forse si è sempre data la colpa all’inchiostro, sbagliando.
Per arrivare a questa conclusione testarono diversi tipi di inchiostro senza trovare nulla. Solo al passaggio di un esame più approfondito dei macchinari si sono resi conto dell’origine degli accumuli nei linfonodi. Il risultato è inequivocabile i resti di metallo arrivano dagli aghi.