Il più grande telescopio solare d’Europa ha rilasciato immagini ravvicinate del sole senza precedenti. GREGOR, un telescopio gestito da un team di scienziati tedeschi presso l’Osservatorio del Teide in Spagna, ha ottenuto nuove immagini ad alta risoluzione dell’intricata struttura del sole. Sono le migliori mai catturate da un telescopio europeo, hanno riferito gli scienziati.
I ricercatori hanno attribuito i dettagli mai visti prima delle immagini a un’importante riprogettazione del telescopio da parte di scienziati e ingegneri del Leibniz Institute for Solar Physics (KIS). La nuova ottica consente agli scienziati di studiare campi magnetici, convezione, turbolenza, eruzioni solari e macchie solari in modo più dettagliato che mai.
Gli scienziati hanno affermato che, utilizzando GREGOR, possono studiare dettagli piccoli fino a 30 miglia di diametro sulla superficie del sole, una piccola frazione del suo diametro di 865.000 miglia. “Questo è come se si vedesse un ago su un campo di calcio perfettamente affilato da una distanza di un chilometro”, hanno detto i ricercatori.
Il sole è soggetto a numerosi fenomeni, dalle macchie solari alle tempeste solari e ai brillamenti, molti dei quali sono guidati dal suo intenso campo magnetico. Non sappiamo molto sul campo magnetico stesso, quindi le immagini ravvicinate della superficie del sole sono fondamentali per rivelarne le complessità.
Le foto mostrano dettagli “sorprendenti” dell’evoluzione delle macchie solari e delle strutture complesse nel plasma solare, hanno detto i ricercatori. Le macchie solari sono aree temporaneamente più scure a causa della ridotta temperatura superficiale, causata dal flusso del campo magnetico.
“Questo è stato un progetto molto eccitante, ma anche estremamente impegnativo. In un solo anno abbiamo completamente ridisegnato l’ottica, la meccanica e l’elettronica per ottenere la migliore qualità d’immagine possibile”, ha detto la dott.ssa Lucia Kleint, che ha guidato il progetto.
La ricerca del team è stata inizialmente interrotta a causa dei blocchi del coronavirus, ma i ricercatori hanno affermato di essere ansiosi di tornare in laboratorio. Apprendendo l’attività magnetica del sole, gli scienziati saranno in grado di fornire consigli migliori su come proteggere la tecnologia, come i satelliti, e il nostro pianeta dall’attività solare.
“Il progetto era piuttosto rischioso perché tali aggiornamenti del telescopio di solito richiedono anni, ma il grande lavoro di squadra e la meticolosa pianificazione hanno portato a questo successo”, ha affermato la dott.ssa Svetlana Berdyugina, direttrice di KIS. “Ora abbiamo un potente strumento per risolvere gli enigmi del Sole.”
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