Mentre gli incendi divampano nella costa occidentale e gli uragani spazzano il sud-est degli USA. Ci sono anche tempeste zombi che risorgono dopo essersi esaurite. Si tratta di tempeste che riprendono forza dopo un iniziale perdita della loro forza distruttiva, delle anomalie meteorologiche che in questo 2020 da incubo stanno divenendo sempre più comuni a causa dei cambiamenti climatici. A dare il primo annuncio dell’aumento di queste strane tempeste, è il National Weather Service su Twitter.
Un primo esempio per quest’anno di tempesta zombi è stato il ciclone tropicale Paulette, che si è formato nell’Oceano Atlantico e ha poi investito le Bermuda sotto forma di uragano di categoria 1. Paulette si è in seguito rafforzata, arrivando ad essere un uragano di categoria 2 per poi esaurirsi in cinque giorni e mezzo. Ma quando i meteorologi credevano si fosse spenta, Paulette ha ripreso improvvisamente vita, trasformandosi di nuovo in tempesta tropicale nei pressi delle Azzorre.
Queste tempeste zombi che resuscitano dopo essersi apparentemente esaurite sono un fenomeno raro, ma secondo gli esperti stanno diventando sempre più frequenti. Il loro numero è destinato infatti a crescere, come afferma Donald Wuebbles, professore di scienze dell’atmosfera presso l’Università dell’Illinois.
L’aumento delle tempeste zombi è una conseguenza dei cambiamenti climatici
Anche questi pericolosi ed imprevedibili disastri naturali si sono intensificati negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici e del rapido riscaldamento globale. Come ha infatti affermato Wuebbles, si è verificata un consistente “riscaldamento del Golfo del Messico, in particolare in alcune delle aree oceaniche al largo dei Caraibi”.
Il Golfo del Messico, con le sue acque basse, è infatti particolarmente sensibile al riscaldamento delle acque. E questo aumento nella temperatura delle acque del Golfo, fornisce energia alle tempeste in esaurimento che si originano al largo delle coste africane e che una volta giunte in Messico, riprendono vita spinte dalle calde acque oceaniche in questa zona.
E lo stesso vale anche per le tempeste che non si sono ancora del tutto estinte. Quando queste tempeste in esaurimento giungono nelle calde acque caraibiche, riprendono improvvisamente vita trasformandosi in tempeste zombi.
Per questo meteorologi e climatologi sono preoccupati dal crescente riscaldamento globale delle acque. Questo infatti potrebbe rendere le tempeste più intense e più persistenti, aumentando anche il numero di tempeste zombi.