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Una tomba in Giappone potrebbe essere la prova di un’epidemia nel 1800

Un team di archeologi giapponesi ha portato alla luce i resti di oltre 1.500 persone, molte delle quali probabilmente morte durante un’epidemia, che furono sepolte in una fossa comune risalente XIX secolo, durante gli scavi necessari per un progetto di sviluppo nei pressi della città di Osaka, nel Giappone occidentale. I funzionari dell’Associazione delle proprietà culturali della città di Osaka, che stanno studiando i resti rinvenuti nella tomba e hanno dichiarato che potrebbe trattarsi di giovani deceduti alla fine del 1800.

La tomba di Umeda, uno dei sette siti di sepoltura storici nella città mercantile giapponese di Osaka, è stata portata alla luce come parte di un progetto di riqualificazione nei pressi di una stazione ferroviaria. Gli scavi sono iniziati nel settembre 2019, a seguito di uno studio del 2016-2017, che portò alla luce centinaia di resti simili in luoghi molto vicini alla tomba di Umeda, secondo Yoji Hirata, funzionario dell’Associazione. “È stata la nostra prima scoperta storica di un luogo di sepoltura a Osaka“, ha detto Hirata. “I risultati forniranno dettagli sulle tradizioni di sepoltura della gente comune di quel tempo“.

 

Nella tomba sono state rinvenute urne e ossari, suggerendo che alcuni corpi potrebbero essere stati cremati

Nel precedente scavo, molti resti mostravano segni di lesioni agli arti. La scoperta di altri resti simili suggerisce che il luogo di sepoltura fosse per coloro che caddero vittime di un’epidemia scoppiata nella regione, ha ipotizzato Hirata. Tutti i resti sono ora stati rimossi dal sito di scavo e gli esperti li esamineranno insieme ad altri manufatti nella speranza di trovare maggiori dettagli circa i loro decessi. Alcuni esperti hanno ad esempio menzionato la possibilità di un’epidemia di sifilide, che allora dilagava in aree popolate come Osaka.

Molti dei resti erano stati collocati in piccoli fori rotondi, dove i corpi erano accatastati e sepolti. Gli archeologi hanno trovato bare contenenti più resti, segno che molte vittime furono sepolte insieme; inoltre, altri esperti hanno anche trovato circa 350 urne e un possibile ossario nel sito, segni questi che potrebbero indicare una cremazione di alcuni dei corpi. Sono anche state trovate nella tomba monete, rosari buddisti, copricapi, pettini, tazze di sake e bambole di argilla che si crede fossero state sepolte con i morti.

Nello Giuliano

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