Un tempo i canarini venivano utilizzati come sistema di sicurezza dai minatori per segnalare la presenza di gas pericolosi con monossido di carbonio o metano. Facendo un salto avanti nel 2017 ritroviamo un quadro simile, che stavolta ha per protagonista dei topi transgenici. In questo caso però lo scopo è quello di identificare ceppi influenzali che potrebbero causare epidemie a livello globale.
Per quanto riguarda i virus provenienti dal mondo animale (ricordate l’aviaria?), per attecchire sugli esseri umani i ceppi influenzali devono cambiare per aggirare il sistema immunitario dell’uomo. Un team di scienziati tedeschi ha allevato topi muniti di MxA, un’importante proteina del sistema immunitario umano. Il topo geneticamente modificato è dunque diventato attaccabile dai virus influenzali che colpiscono le persone. Scopriamo insieme come questa scoperta può aiutare la ricerca.
Virus influenzali: topi transgenici per valutare i rischi
“Anche se salta fuori una nuova influenza, ha un genoma sequenziato, questo permette ai ricercatori di sapere se è pericoloso o meno – dichiara il Professor Peter Stäheli – ma non è sempre facile farlo. Infettare i topi che abbiamo allevato consente di sapere se questi virus inducono malattia”.
Uno degli obiettivi è quello di utilizzare le informazioni raccolte in modo da allertare in maniera più efficiente le organizzazioni sanitarie circa nuovi ceppi influenzali. Si pensi all’epidemia del 1918 che ha ucciso tra i 50 e i 100 milioni di persone.
“E’ difficile dire cosa dovrebbe essere fatto esattamente con queste informazioni – prosegue Stäheli – il nostro lavoro è dire se questi virus siano o no qualcosa del quale dobbiamo preoccupare. Poi ci sono le agenzie sanitarie, che proveranno una soluzione per evitare che ci siano pandemie. Non posso prevedere esattamente cosa faranno, ma la valutazione dei rischi è già un passo importante”.
Fonte: digitaltrends.com