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Torna il morbillo in Europa: la situazione potrebbe diventare critica

Quattro paesi europei hanno perso il loro “stato di immunità” dal morbillo dal momento che si è registrata una brusca battuta d’arresto nel processo di vaccinazione, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Con i molteplici casi di morbillo scoppiati in Europa, che si prevede raddoppieranno quest’anno, la malattia è tornata in Albania, nella Repubblica Ceca, in Grecia e nel Regno Unito, dove era stata precedentemente sradicata, stando ai dati dell’OMS.

Recenti epidemie sono state ascritte alla esponenziale diffusione dei movimenti anti-vaccinazione, che conducono la loro opera di proselitismo attraverso i social media, mirando a convincere i genitori a non vaccinare i loro bambini contro il morbillo e altre malattie. Alcuni politici, tra cui l’ormai ex Ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, hanno promosso disegni di legge atti a sospendere l’obbligatorietà della vaccinazione per i bambini, divenendo co-responsabili di questa “radicalizzazione” dell’ideale anti-vax.

 

Gli sforzi dei medici europei stanno per essere vanificati dalla tendenza a non vaccinare contro il morbillo

Alla fine del 2018, 33 paesi europei su 53 mantenevano il loro stato di immunità dal morbillo. Due di essi (Austria e Svizzera) detengono ancora questo “primato“, secondo l’OMS, il che significa che non hanno nuovi casi di morbillo da circa 36 mesi. Altri due paesi invece hanno interrotto la trasmissione del morbillo, non avendo avuto nuovi casi per 12-35 mesi. Dodici paesi rimangono endemici per il morbillo e i quattro paesi citati in precedenza sono risultati nuovamente in balia dell’epidemia.

Il ritorno del morbillo è preoccupante“, ha affermato il dottor Günter Pfaff, presidente della Commissione europea per l’eliminazione del morbillo e della rosolia (RVC). “Se non viene garantita un’adeguata copertura immunitaria in ogni comunità, sia i bambini che gli adulti soffriranno inutilmente e alcuni potrebbero anche morire“. Sono stati segnalati circa 90.000 casi di morbillo nella prima metà del 2019, con un aumento del numero di casi dal 2018. L’OMS ha dichiarato uno stato di emergenza e ha intensificato i suoi sforzi per debellare il virus.

 

Il ritorno della malattia ha creato una situazione molto seria, che coinvolge anche l’uso dei social media

Tutti i nostri sforzi per tenere sotto controllo questa malattia così altamente contagiosa ci hanno portato, dopo anni e anni di lotte, alla sua eliminazione da tutto il continente europeo“, ha dichiarato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell’OMS per l’Europa. “Questo è il momento di lavorare a tutti i livelli, andando a contrastare fenomeni sociali discutibili che potrebbero aver permesso a questo virus mortale di tornare ad assediare questa regione“. I social media si stanno infatti rivelando il principale campo su cui si gioca la partita contro il morbillo.

Infatti, alcuni social media stanno prendendo provvedimenti. Dal 28 agosto, le ricerche di Pinterest per i termini relativi ai vaccini mostreranno ora solo i risultati di istituzioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, l’American Academy of Pediatrics e la rete di sicurezza per i vaccini stabilita dall’OMS stessa, nel tentativo di fermare la diffusione dei contenuti anti-vax. Anche Facebook si è recentemente impegnata a combattere la disinformazione sui vaccini sulle proprie piattaforme.

Nello Giuliano

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