Le antenne 5G stanno bruciando in tutto il Regno Unito. Nelle ultime settimane almeno tre torri sono state incendiate e la polizia e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere le fiamme. Gli atti di vandalismo sarebbero stati innescati da alcune teorie cospiratorie diffuse in questi giorni sul presunto collegamento tra coronavirus e 5G.
“Sono assolutamente indignato e disgustato dal fatto che le persone possano agire contro le infrastrutture di cui abbiamo bisogno per affrontare questa emergenza”, ha dichiarato Stephen Powis, direttore del Servizio Sanitario Nazionale, durante un briefing sul coronavirus. La polizia ha ora avviato delle indagini su come le antenne abbiano preso fuoco.
Le varie voci e teorie cospiratorie sul legame tra il 5G e il coronavirus si starebbero diffondendo soprattutto attraverso i social network. Esistono vari gruppi su Facebook e Nextdoor, dove migliaia di membri ripetono affermazioni false e fuorvianti secondo cui il 5G è presumibilmente dannoso.
Una teoria afferma che la pandemia abbia avuto origine a Wuhan proprio per il lancio del 5G nella città cinese. Queste false teorie tuttavia trascurano il fatto che il virus si diffonderebbe di più nelle città densamente popolate con accesso al 5G, ma sappiamo bene che la malattia ha colpito anche regioni come l’Iran e il Giappone dove il 5G non è ancora in uso.
Non ci sono prove scientifiche che collegano la pandemia di coronavirus al 5G, né eventuali effetti negativi sulla salute. Secondo il sito Full Fact, il 5G utilizza una frequenza più elevata di onde radio rispetto al 4G o 3G, ma i regolatori nel Regno Unito hanno registrato livelli di radiazione elettromagnetica al di sotto delle linee guida internazionali.
Alcune persone stanno addirittura molestando i lavoratori che posano i cavi in fibra ottica per le installazioni 5G, affermando che quando il 5G è acceso, “uccideranno tutti”.
Il regolatore britannico Ofcom ha anche segnalato la stazione radio Uckfield FM per aver presentato qualcuno con “dichiarazioni potenzialmente dannose sul coronavirus”. Un ospite è infatti apparso in uno spazio di 20 minuti sostenendo che il 5G sta succhiando ossigeno dai polmoni delle persone. Le clip del programma radiofonico sono state ampiamente condivise su Facebook.
Come molte teorie e campagne di disinformazione, la Russia potrebbe essere al centro del complotto. Stando ad un rapporto dello scorso anno di New York Times le campagne di disinformazione russe stanno sfruttando attivamente le paure per la salute legate al 5G. RT America, una rete televisiva finanziata dal governo russo, ha trasmesso un rapporto più di un anno fa in cui un reporter di RT affermava che il 5G “potrebbe ucciderci”.
Queste sono le affermazioni senza senso che girano su Facebook, affermazioni abbastanza convincenti da incitare le persone a danneggiare infrastrutture nazionali vitali. Tutto questo sta accadendo proprio mentre il Regno Unito e molti paesi in tutto il mondo stanno combattendo la pandemia.
A quanto pare mentre i medici sono impegnati a lottare un virus altamente contagioso, i lavoratori delle telecomunicazioni e le reti dei social media stanno lottando una diffusione virale altrettanto distruttiva causata dalla stupidità del web.
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