Tre notti insonni possono danneggiare il cuore: ecco cosa dice la scienza

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Tre notti insonni possono bastare a mettere sotto stress il cuore. È quanto emerge da numerosi studi scientifici che hanno analizzato l’impatto della privazione del sonno sul sistema cardiovascolare. Anche una temporanea alterazione del ritmo sonno-veglia può avere conseguenze significative sul corpo, in particolare su cuore e vasi sanguigni.

Il sonno non è solo riposo, ma un processo biologico attivo che consente all’organismo di rigenerarsi, regolare la pressione sanguigna e mantenere sotto controllo i livelli di infiammazione. Quando queste funzioni vengono interrotte, anche per poche notti, il cuore si ritrova a lavorare di più e in condizioni meno favorevoli.

Insonnia e cuore: bastano tre notti di sonno perso per danneggiarlo

Una ricerca pubblicata sul “Journal of the American Heart Association” ha dimostrato che tre notti consecutive di sonno insufficiente – meno di sei ore a notte – possono aumentare significativamente la rigidità delle arterie, la pressione sanguigna e il livello di cortisolo, l’ormone dello stress. Questi cambiamenti, anche se inizialmente temporanei, possono innescare processi infiammatori cronici se il disturbo del sonno diventa ricorrente.

La privazione del sonno altera anche il sistema nervoso autonomo, che regola funzioni vitali come battito cardiaco e respirazione. Il risultato è un aumento della frequenza cardiaca e una riduzione della variabilità cardiaca, due indicatori che segnalano un maggiore rischio di eventi cardiovascolari come infarti e ictus.

Non dormire a sufficienza può avere effetti simili a una dieta ricca di grassi o a uno stile di vita sedentario. L’insonnia cronica è infatti associata a obesità, diabete, ipertensione e aterosclerosi. Tutti questi fattori sono noti per aumentare il rischio di malattie cardiache.

I danni iniziali possono essere reversibili

La buona notizia è che i danni iniziali possono essere reversibili. Ripristinare un sonno regolare e di qualità permette all’organismo di ristabilire l’equilibrio. In molti casi, bastano alcune notti di sonno profondo per normalizzare la pressione e ridurre i livelli di infiammazione.

Tuttavia, la prevenzione resta l’arma più efficace. È importante adottare una buona igiene del sonno: andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora, evitare schermi luminosi prima di dormire, limitare caffeina e alcol nelle ore serali e creare un ambiente riposante in camera da letto.

In conclusione, anche poche notti insonni non sono da sottovalutare. Se la mancanza di sonno diventa frequente, è fondamentale consultare un medico o uno specialista del sonno. Proteggere il cuore passa anche – e soprattutto – da un buon riposo notturno.

Foto di StockSnap da Pixabay

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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