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Sclerosi multipla: ricercatori trovano una possibile cura

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Ebbene sì, la scienza sta facendo passi da giganti. Questa è costantemente impegnata nella ricerca. Uno dei principali scopi degli scienziati, ma non solo, anche dei medici, è quello di trovare una cura a tutte quelle malattie che attualmente ancora non ne hanno. Bisogna dire che rispetto a qualche anno fa, le cose sono decisamente migliorate, ma non abbastanza da poter affermare di aver sconfitto alcune tra le patologie più brutte mai esistite. Quest’oggi vogliamo parlarvi di una di queste in particolare, la sclerosi multipla. Sono più di 2 milioni le persone affette da questa particolare malattia. Nel corso degli anni sono stati numerosi gli studi riguardo una possibile risoluzione ma nulla ancora è stato trovato. Però, le speranze si accendono grazie ad una nuova ricerca. Ecco di cosa si tratta.

Risale a poco tempo fa la notizia di un nuovo tipo di terapia genica che potrebbe portare ad una guarigione completa della sclerosi multipla. Si tratterebbe di una nuova tecnica ancora in fase di sperimentazione ma che comunque vede buone possibilità di riuscita. Attualmente è stata testata solo ed esclusivamente sui topi. I risultati ottenuti possono dirsi davvero sorprendenti. I medici sono molto fiduciosi. Le loro parole hanno rassicurato la popolazione affetta da questa terribile patologia degenerativa. Scopriamo insieme cosa hanno detto.

Nuova tecnica di terapia genica sconfigge la sclerosi multipla

Come vi abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, questa nuova tecnica di terapia genica risulta essere ancora in fase di test. I risultati ottenuti fino ad ora possono dirsi, però, molto rassicuranti. Stando a quanto detto dai i ricercatori, la terapia sarebbe stata applicata ad una serie di topi da laboratorio i quali erano stati infettati da encefalomielite autoimmune. Ovvero, l’equivalente della sclerosi multipla. Si è notato che grazie a questo tipo di terapia, la malattia all’interno delle cavie è stata completamente debellata. I topi hanno subito quindi una guarigione completa. Non c’è bisogno di dire che il risultato è un qualcosa di sorprendente.

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante. Sono più di 2 milioni in tutto il mondo le persone affette da questa patologia. Tra i disturbi vi sono una progressiva perdita della vista, una sempre più difficoltà nel parlare e una costante stanchezza muscolare che a lungo andare può sfociare in paralisi. Attualmente non è stata scoperta nessun tipo di cura che risulti essere efficace.

Ad occuparsi dello studio sono stati i ricercatori dell’Università della Florida. Sono loro ad avere il merito di questa grande scoperta. Grazie allo studio si potrà dare speranza a tutte quella miriade di persone, più di due milioni, che ogni anno combattono contro questa malattia. Stando a quanto detto dai ricercatori, quello che è stato possibile applicare ai topi potrebbe, in futuro, essere applicato anche agli umani, ma non è tutto. Pare che questa nuova tecnica di terapia genica sia utile anche per la cura di tutta un’altra serie di malattie autoimmuni. Se così fosse, si potrebbe mettere fine a molti dei problemi che costantemente queste patologie causano a chi ne è affetto. Noi siamo molto fiduciosi.

Cosa è la sclerosi multipla ?

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che attacca la mielina del sistema nel sistema nervoso centrale. Questa può colpire a tutte le età ma si vede un picco che va dai venti fino ai quaranta anni di età. Pare che a soffrirne maggiormente siano le persone di sesso femminile. La sclerosi multipla è vista per molto tempo come una patologia della sostanza bianca del sistema nervoso centrale. In realtà studi e ricerche più recenti hanno dimostrato che è interessata anche la sostanza grigia.

Quello che causa la malattia sono delle “ferite” a che si creano a livello del sistema nervoso. Le ricerche confermano che grande importanza è data la sistema immunitario che, non funzionando come dovrebbe, decide di attaccare la mielina. Il risultato è che si da avvio ad un processo costante che comporta la demolizione della mielina con la creazione di quelle che vengono definite delle vere e proprie zone in cui vi è assenza di mielina. Queste vengono a spargersi all’interno di tutto il sistema nervoso centrale. Purtroppo, attualmente non è ancora stata individuata nessuna cura che possa porre rimedio a questa problematica.

sclerosi multipla problemi
Bisogna dire che rispetto ad alcuni anni fa la situazione è molto cambiata. La ricerca sta facendo passi da gigante. Anche se ancora non è stata trovata una cura, vi è stato un netto miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti. Sono numerose le terapie volte ad attenuare i sintomi che purtroppo peggiorano con il tempo. Grazie a questa ricerca si riaccende la speranza per i 2 milioni di malati 

La sclerosi multipla è una malattia che è possibile riscontrare nella popolazione di tutti i paesi. Come già detto, i casi sarebbero più di 2 milioni. I paesi più colpiti sono indubbiamente gli Stati Uniti e l’Europa. Solo in Italia i casi sono più di 100 mila. Il fatto che rende la malattia molto misteriosa è che ancora non si è riuscito a capire quali siano i fattori scatenanti. Nonostante ciò gli studi indicano come probabili dei problemi legati ai geni. Come già detto, attualmente non sono presenti delle cure, ma c’è da dire che grazie agli studi svolti negli ultimi anni si è potuta migliorare notevolmente la condizione di vita dei pazienti che ne sono affetti. Tra i disturbi le persone manifestano abbiamo: difficoltà nel parlare, problemi con la vista e problemi legati alla muscolatura che possono portare alla paralisi. Di conseguenza una cura deve essere trovata al più presto.

Sclerosi multipla: la ricerca della speranza

La ricerca di cui vi abbiamo parlato ad inizio articolo è stata pubblicata questo mese nel giornale Molecular Therapy con il titolo di “Gene Therapy-Induced Antigen-Specific Tregs Inhibit Neuro-inflammation and Reverse Disease in a Mouse Model of Multiple Sclerosis”. All’interno del giornale sono presenti tutti i dettagli di quella che potrebbe essere una delle ricerche più rivoluzionarie di tutti i tempi.

topi laboratorio
La ricerca è stata effettuata solamente sui topi di laboratorio. I risultati su questi animali sono stati strabilianti. Grazie alla terapia è stato possibile riscontrare una ripresa quasi completa nel 70-80% degli esemplari. A guarire sono anche quelli in stato avanzato della malattia dove gli arti posteriori sono già paralizzati.

Si legge che per effettuare lo studio, i ricercatori, si sono serviti di un virus adeno-associato, ritenuto innocuo. il quale è servito per ottenere un gene all’interno del fegato degli animali esaminati. Si è scelto il fegato perchè risulta essere un organo capace di indurre immunotolleranza. Il gene introdotto all’interno del fegato dei topi è noto per il fatto che esprime una determinata proteina del cervello. Stiamo parlano della glicoproteina mielina oligodentrocitica che è stata espressa dopo aver introdotto il gene del virus innocuo all’interno del fegato. Si è scoperto che proprio grazie alla presenza di questa proteina, gli animali risultavano immuni alla encefalomielite autoimmune, ovvero la patologia equivalente della sclerosi multipla umana.

Una soluzione per la sclerosi multipla ?

Stando alle parole dei ricercatori, pare che la terapia possa essere utilizzata anche per tutti quei pazienti in cui la patologia è già in corso. Anche in quel caso si dovrebbe verificare una scomparsa delle problematiche.

“Grazie alla nostra tecnica siamo stati in grado di indurre delle particolari proteine regolatorie che permettono di bloccare quello che è il normale decorso della malattia, questo almeno per quanto riguarda gli animali di laboratorio”,ha riferito il dottor Brad E. Hoffman dell’Università della Florida.

I risultati sono a dir poco impressionanti. Pare che la terapia dia il suo meglio quando viene associata ad uno specifico farmaco già esistente. In quel caso, nei topi affetti, si giunge alla guarigione quasi completa della patologia. Ancora più strabilianti si sono rivelati, invece, i risultati ottenuto dopo che la terapia è stata associata ad una droga utilizzata sugli stent del cuore per evitare il rigetto dell’organo durante il trapianto. Si è notato che il 70-80% dei topi trattati con la terapia in aggiunta a questo farmaco hanno ripreso piena funzione delle proprie capacità fisiche anche in casi dove la malattia aveva paralizzato gli arti posteriori.

sclerosi multipla test
Ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere realizzata la terapia anche sul genere umano, i ricercatori però risultano essere molto ottimisti. Secondo quanto affermato, se le cose procederanno come dovuto, sarà possibile utilizzare la terapia non solo per la cura dell sclerosi multipla, ,ma addirittura per tutta un’altra parte di malattie autoimmuni di cui ancora oggi non si ha una cura.

Ovviamente non c’è dubbio che bisognerà effettuare ancora molti test per poter permettere l’utilizzo di questa terapia anche sugli esseri umani. Ciò che però è certo è che i vari ricercatori e medici sono molto ottimisti a riguardo. Secondo loro, le possibilità di riuscita di una terapia del genere anche nei soggetti umani sono molto elevate. Anzi, l’ottimismo risulta essere così elevato che si pensa che questo tipo di tecnica potrà essere utilizzata non solo per curare la sclerosi multipla, ma addirittura tutta un’altra serie di malattie autoimmuni. Restate in attesa per ulteriori aggiornamenti.

Fonte: inquisitr.com

Francesco Bassetti
Francesco Bassetti
Studente universitario di biotecnologie appassionato al mondo Apple e della tecnologia in generale

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