Un petroglifo usato come una “mappa di pietra” di circa duemila anni è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) del Messico, nello stato di Colima. In una dichiarazione diramata nei giorni scorsi, INAH ha indicato che la pietra porta le rappresentazioni di villaggi e linee d’acqua e incidenti orografici.
Un petroglifo è un’arte rupestre, una rappresentazione grafica incisa nella pietra, e alcuni sono stati trovati in diverse aree del pianeta e risalenti a più di 10.000 anni fa.
Secondo la dichiarazione rilasciata in queste ore, migliaia di anni fa il vulcano Fogo, nello stato di Colima, ha scagliato “una pesante pietra di basalto” durante un’eruzione che ha raggiunto più di 14 chilometri a sud, fino all’attuale regione di Suchitlán, dove gli abitanti pre-ispanici hanno meticolosamente scolpito una mappa del loro territorio.
Una mappa sulla pietra
Il petroglifo è stato registrato il 7 aprile dagli specialisti INAH. L’ipotesi di essere una “mappa di pietra” si basa sull’analisi di disegni e modelli, nonché sull’esistenza di altri elementi simili nello stato di Colima, secondo il capo dell’Istituto, Julio Ignacio Martinez de la Rosa.
Secondo la fonte, nella zona archeologica di La Campana, nella sola città di Colima, sono stati trovati più di 100 petroglifi. L’archeologo Rafael Platas Ruiz, che ha ispezionato il ritrovamento, ha affermato che sulla pietra sono state trovate almeno tre tecniche di incisione.