Avete notato il “crollo” dei prezzi delle Tv a 4K? In questi mesi i prezzi si sono abbassati, solitamente segno che la tecnologia è matura e che è tempo di migrare verso prodotti nuovi. Ma siete sicuri che sia il momento di cambiare la vostra smart-TV?
Cos’è il 4K?
Il 4k è un formato video, o uno standard superiore di 4 volte il formato HD. La risoluzione visualizzata è di 3840×2160 pixel. Tale standard permette infatti una visione più nitida rispetto al 2K(due volte la “qualità” del formato HD) con una densità di 4 mila punti per pollice. Le immagini risultano straordinariamente nitide, dettagliate e con colori molto saturi. Se poi considerate l’accoppiata con in nuovi televisori “curvi” l’effetto coinvolgimento è più che riuscito.
C’è chi lo considera inutile
Forse non ha nemmeno tutti i torti. La qualità video e audio è sbalorditiva, ma a cosa serve avere così tanti pixel per pollice? Formalmente per poter vedere da vicino e senza perdite di qualità le immagini, informalmente è la qualità dell’immagine globale, vista a distanza, a beneficiarne maggiormente. La risposta potrebbe arrivare anche dalla possibilità di fabbricare televisioni sempre più grandi per ambienti sempre più piccoli. Ma siamo sicuri di essere “nell’era” giusta?
Il 2015 è l’anno delle UHD TV, ma manca qualcosa
Indiscutibilmente è davvero l’anno delle UHD TV, confermate dalla massiccia presenza al CES 2015, complice anche il calo dei prezzi. Ma qualcosa “gratta” ancora: non ci sono contenuti per lo standard.
Avete fatto un giro di recente nei negozi delle grandi catene dell’elettronica? Avete ammirato le immagini mozzafiato che vengono mostrate sulle tv? Bene, sognatevele. O almeno sognatevi di avere a disposizione un catalogo vasto da cui attingere film o trasmissioni.
A rallentare è l’assenza di contenuti
Esatto, e non è solo una questione geografica ma un limite fisico. Per far viaggiare una mole così elevata di dati in maniera affidabile servono connessioni da almeno 15mbps. I contenuti sono stati testati su una connessione media di 8mbps ma con risultati deludenti e con doversi rallentamenti. O si costruiscono connessioni a banda Ultralarga (per l’Italia leggi qui) anche per le zone remote oppure lo standard via web rimarrà immaturo. Non è solo una questione Italiana; anche in America è difficile la distribuzione di contenuti così “pesanti” al punto che Netflix non ha (ancora) investito più di tanto per la pubblicazione di contenuti. Sono disponibili film e serie, è vero, ma la quantità è davvero risicata. Nel 2016, forse grazie alle Olimpiadi, Sky lancerà la visione dei canali in UHD(4K) come ha fatto con l’hd. Stiamo a vedere…
Nel frattempo se avete già acquistato una TV di nuova generazione, potete guardare i video su Youtube in 4k, dove disponibile… ovviamente.