Un nuovo studio ha portato alla luce la formazione di alcuni canali sotterranei che hanno agito come un nastro trasportatore per il magma, spingendolo per milioni di anni verso la superficie terrestre e dando vita a quella che fu la più imponente e duratura catena di eruzioni vulcaniche dei supervulcani.
La formazione di questi canali fu causata da cambiamenti nei fondali marini. In essi il magma poteva scorrere liberamente, portando ad un lungo periodo di eruzioni, durato per 32 milioni di anni e che ha avuto inizio 122 milioni di anni fa. Un periodo incredibilmente lungo se si pensa che, agli albori della Terra, quando il mondo era dominato dai vulcani e dalla lava, queste eruzioni duravano in media “solo” da 1 a 5 milioni di anni.
Questa incredibile eruzione vulcanica ebbe luogo sull’altopiano delle Kerguelen, che ora si trova sul fondo dell’Oceano Indiano. Questa zona infatti, è da sempre nota come una grande provincia ignea (LIP), ovvero un accumulo estremamente grande di rocce vulcaniche, formatesi dal raffreddamento di lava e magma. I LIP sono spesso utilizzati dai ricercatori e dai geologi per studiare l’attività vulcanica del passato, aggiungendo sempre nuove informazioni alla storia del nostro Pianeta.
Come spiega il geologo Qiang Jiang, dell’Università di Curtin in Australia, i LIP “sono molto interessanti per gli scienziati a causa dei loro legami con estinzioni di massa, rapide perturbazioni climatiche e formazione di depositi di minerali”.
Alcuni campioni di roccia nera basaltica sono stati prelevati da Jiang e dal suo team, sull’altopiano sommerso del Kerguelen. I campioni sono stati analizzati con un metodo di datazione con isotopo di argon per determinare la diffusione e l’innalzamento del LIP mentre si trovava su quello che è noto come un pennacchio di mantello, creato dall’aumento del magma.
Grazie a queste analisi, i ricercatori hanno stabilito che nei 32 milioni di anni di attività vulcanica che hanno portato alla sua formazione, il Kerguelen è cresciuto di circa 20 centimetri ogni anno, arrivando così alle sue immense dimensioni attuali. L’altopiano sommerso è infatti grande tre volte il Giappone.
Le grandi dimensioni dell’altopiano sono dovute ad una lunga e costante attività del supervulcano, resa possibile dalla sua configurazione unica. Nelle eruzioni vulcaniche infatti, un pennacchio di mantello si è combinato con dorsali oceaniche a lenta diffusione che hanno incanalato il magma, spingendolo verso l’alto.
Come spiega il geologo Hugo Olierook, della Curtin University, “il vulcanismo è durato così a lungo perché i magmi del pennacchio del mantello fluivano continuamente attraverso le dorsali medio-oceaniche, che successivamente hanno agito come un canale o un ‘nastro trasportatore del magma’ per oltre 30 milioni di anni. Altri vulcani smetterebbero di eruttare perché, quando le temperature si raffreddano, i canali vengono ostruiti da magmi raffreddati. Ma per l’altopiano delle Kerguelen, il pennacchio del mantello agì come un becco Bunsen, che continuò a permettere al mantello di sciogliersi, determinando un periodo straordinariamente lungo di attività eruttiva.”
La straordinaria eruzione vulcanica, iniziò a rallentare e diminuire circa 90 milioni di anni fa, ma i ricercatori non sono ancora riusciti a determinarne le cause. Ancora oggi vi è una piccola attività vulcanica associata, ma su una scala molto più piccola.
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