News

Un iPhone di 2000 anni od un importante reperto? Nuove scoperte in Russia

Ogni qual volta si abbassa il livello delle acque del bacino idrico nelle vicinanze della diga Sayano-Shushenskaya, emerge dagli abissi del lago la necropoli di Ala-Tey, situata sull’isola temporanea nel bacino del sud della Siberia, nella regione di Tuva, al confine con la Mongolia. Come una leggendaria Atlantide, questa terra che sorge dalle acque, regala agli archeologi un importante tesoro di reperti dell’Età del Bronzo. E quello che è emerso in uno degli ultimi scavi ha lasciato senza parole gli archeologi. A prima vista l’oggetto ricordava vagamente un iPhone, ma di 2000 anni.

Immagine: IHMC RAS ​​/ Pavel Leus

 

La necropoli dell’isola di Ala-Tey: l’Atlantide Russa ed i suoi tesori dell’Età del Bronzo

Le tombe di pietra dell’isola di Ala-Tey risalgono ad un periodo che va dall’Età del Bronzo fino a Gengis Khan, e da allora sono sopravvissute intatte ed inviolate sino a noi, sommerse dalle acque del mare Sayan, l’enorme bacino artificiale sul fiume Yenisei a monte della diga Sayano-Shushenskaya che alimenta la più grande centrale elettrica della Russia.

A maggio e giugno, l’acqua del bacino artificiale defluisce, esponendo l’isola dove, per la prima volta nel 2014, è stata scoperta la necropoli. Ed ogni hanno i ricercatori hanno circa 3 o 4 settimane per portare avanti i loro studi e le loro ricerche.

Immagine: IHMC RAS ​​/ Pavel Leus

Il sito è un importante testimonianza della presenza in questi luoghi di insediamenti umani in epoca preistorica. Nell’isola di Ala-Tey ci sono circa 110 sepolture ed il sito “è una sensazionale scoperta scientifica”, come ha affermato la dott.ssa Marina Kilunovskaya dell’Istituto di cultura della storia dei materiali di San Pietroburgo, a capo della spedizione archeologica, che si è detta molto “fortunata ad aver trovato queste sepolture di ricchi nomadi che non sono state disturbate da (antichi) ladri di tombe.”

Il sito rappresenta, insieme ai vicini scavi di Terezin e di altri siti scoperti nell’area, un insieme di tombe di persone appartenute a diverse etnie, che restituiscono un quadro molto dettagliato delle popolazioni che hanno abitato queste zone.

La maggior parte delle sepolture del sito di Ala-Tey sono di donne della popolazione xiongnu e al loro interno vi sono un gran numero di manufatti e accessori pregiati. Un segno evidente che questa antica popolazione di guerrieri teneva in gran considerazione le donne e le trattava con rispetto.

Immagine: IHMC RAS ​​/ Pavel Leus

 

Un iPhone di 2000 anni? Ovviamente si tratta di tutt’altro

Uno di questi pregiati manufatti, è un oggetto che per forma e colore ricorda molto un moderno smartphone, ma ovviamente non si tratta di un iPhone di 2000 anni. L’oggetto, di forma rettangolare e di colore nero, è realizzato con una particolare gemma nera, una sorta di lignite, ed è decorato con intarsi che ospitano delle piccole pietre semi-preziose come turchese, corniola e madreperla. Si tratta quindi di un ornamento molto particolare di sicuro, ma non di un telefono, secondo i ricercatori sarebbe una preziosa e ricercata fibbia da cintura di 18 cm per 9 cm.

Immagine: IHMC RAS ​​/ Pavel Leus

Questo tipo di manufatti sembra fossero largamente usati all’epoca, ovvero 2137 anni fa. Secondo le analisi condotte dai ricercatori sarebbe infatti questa l’età precisa del prezioso oggetto.

La fibbia della donna, scherzosamente soprannominata Natasha, era infatti decorata con monete cinesi wuzhu che, come ha spiegato Pavel Leus, che ha guidato il team di archeologi negli scavi in Russia “ci hanno aiutato a datare il reperto rinvenuto”. I cinesi coniarono infatti queste monete a partire da 2137 anni fa.

Immagine: IHMC RAS ​​/ Pavel Leus

E se gli archeologi hanno chiamato la donna Natasha, il soprannome per la sua fibbia è diventato “l’iPhone” e “la sepoltura di Natasha con un iPhone dell’era Xiongnu rimane uno dei più interessanti in questo sito”, ha dichiarato Leus nella sua nuova pubblicazione che riassume i risultati di anni di spedizioni archeologiche nella necropoli di Ala-Tey.

Immagine: IHMC RAS ​​/ Pavel Leus
Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Recent Posts

La dopamina e il cuore: un legame cruciale nella risposta allo stress

La dopamina, spesso associata al piacere e alla ricompensa, svolge un ruolo chiave non solo nel cervello, ma anche nella…

20 Dicembre 2024

Recensione Hands-On: Beyerdynamic Aventho 300

Beyerdynamic ha portato il suo rinomato approccio ingegneristico da studio nel mondo wireless con le Aventho 300, delle cuffie over-ear…

20 Dicembre 2024

Sviluppato il primo occhio bionico: ripristina la vista bypassando i nervi ottici danneggiati

Il mondo della scienza ha raggiunto un traguardo rivoluzionario con lo sviluppo del primo occhio bionico capace di ripristinare la…

20 Dicembre 2024

Neuroscienza dello shopping: cosa ci spinge a comprare?

Le nostre scelte d'acquisto non sono mai completamente razionali. Dietro ogni decisione di acquisto, infatti, si nasconde un complesso intreccio…

19 Dicembre 2024

Recensione Synology BeeStation: il prodotto per creare un cloud personale

Synology è azienda conosciuta in tutto il mondo per la produzione di dispositivi legati al segmento NAS, di cui vi abbiamo ampiamente…

19 Dicembre 2024

Una svolta nella ricerca dei numeri primi: scoperto un nuovo metodo

La matematica dei numeri primi, da sempre fonte di fascino e mistero, ha appena compiuto un importante passo in avanti.…

19 Dicembre 2024