Lo scienziato italiano della NASA, Pietro Milillo, ha individuato una gigantesca cavità in Antartide, esattamente sotto il ghiacciaio Thwaites, uno dei più grandi del continente antartico. La cavità si è creata in un tempo molto breve ed è dovuta allo scioglimento dei ghiacci provocato dal riscaldamento globale e dai cambiamenti climatici.
Per individuare la cavità, i ricercatori, guidati da Milillo, hanno utilizzato le immagini aeree, realizzate nell’ambito del progetto IceBridge, e delle immagini satellitari della zona. Come afferma l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) “grazie al contributo fondamentale dei satelliti radar in orbita, come quelli della costellazione Cosmo-SkyMed, si è potuto finalmente vedere i dettagli dello scioglimento”.
Secondo l’ASI, le immagini ad altissima risoluzione sono elaborati con la tecnica dell’interferometria radar. In questo modo si riesce a vedere sotto la superficie del terreno. Confrontando foto scattate in periodi diversi, si può analizzare come questa sia cambiata nel corso del tempo.
I dati del Cosmo-SkyMed, insieme a quelli dell’IceBridge sono stati utilizzati dalla Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, per studiare la superficie sotto al ghiacciaio Thwaites.
Quello che il gruppo di ricercatori, guidati dal giovane glaciologo, Pietro Milillo, è un’enorme cavità, profonda 300 m e che si estende per circa 40 km². Al suo posto vi erano circa 14 tonnellate di ghiaccio, la cui maggior parte si è sciolta, a causa dei cambiamenti climatici, negli ultimi 3 anni.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science, in un articolo dal titolo “Ritirata eterogenea e scioglimento del Ghiacciaio Thwaites, nell’Antartide occidentale”.
Il ghiacciaio Thwaites, uno dei più grandi dell’Antartide è, secondo i ricercatori “uno dei luoghi più difficili da raggiungere sulla Terra, ma sta per diventare più conosciuto che mai, La dimensione di una cavità sotto un ghiacciaio svolge un ruolo importante nei processi di assottigliamento del ghiacciaio. Più calore e acqua si infiltrano sotto il ghiacciaio, più questo si scioglie velocemente”.
E lo scioglimento di un ghiacciaio come il Thwaites preoccupa non poco gli scienziati. È talmente grande che il suo completo scioglimento, provocherebbe un innalzamento del livello del mare di 65 cm. Questo basterebbe a sommergere diverse isole del Pacifico.
Inoltre, siccome il suo scioglimento è strettamente correlato a quello degli altri ghiacciai che gli sono attorno, si potrebbe arrivare ad un innalzamento del livello del mare, di quasi due metri e mezzo.
Sarà quindi fondamentale capire che cosa sta succedendo sotto il Thwaites, visto che la maggior parte del ghiaccio che si è perso, formando la cavità, si è sciolto in soli 3 anni.
La causa principale dello scioglimento è l’innalzamento globale della temperatura, dovuto ai cambiamenti climatici. Quello su cui rimane da indagare è il meccanismo esatto con cui ciò avviene.
Nel futuro i ricercatori monitoreranno a questo scopo, la linea di confine tra il ghiaccio che galleggia sul mare e quello sulla terraferma. Si porrà attenzione su come questa arretri e si sposti.
In alcuni settori del ghiacciaio Thwaites, sciolti dall’acqua marina infiltrata nella cavità, la linea è arretrata di ben 800 metri. In alcune zone è arretrata di 600 m all’anno dal 1992 al 2011 e di 1,2 km all’anno dal 2011 al 2017.
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