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Un uccello del Cretaceo del Madagascar rivela un becco unico e specifico

Gli uccelli mesozoici mostrano una notevole diversità in termini di dimensioni, adattamenti al volo ed organizzazione delle piume, ma mostrano modelli relativamente conservati di forma e sviluppo del becco. Sebbene gli uccelli neornitina presentino anche vincoli sullo sviluppo facciale, hanno morfologie del becco relativamente diverse associate a una gamma di ecologie alimentari e comportamentali, in contrasto con gli uccelli mesozoici. Un gruppo di scienziati si è soffermato sull’analisi di un particolare uccello del tardo Cretaceo, trovato in Madagascar, con interessanti novità strutturali per il becco, il Falcatakely forsterae. Scopriamo di più in merito.

 

L’uccello del tardo Cretaceo con un becco unico

L’uccello scoperto ed analizzato in Madagascar possiede un rostro lungo e profondo, espressione della morfologia del becco precedentemente sconosciuta tra gli uccelli mesozoici ed è superficialmente simile a quella di una varietà di uccelli del gruppo della corona, come per esempio i tucani. Il becco del Falcatakely è composto da un’ampia mascella edentula e da una piccola premascella portante un dente. Le analisi morfometriche dei singoli elementi ossei e la forma tridimensionale del rostro rivelano lo sviluppo di un’anatomia facciale simile alla neornitina nonostante la ritenzione di un’organizzazione mascellare-premascellare simile a quella dei teropodi nonavialani.

Il modello e la maggiore altezza del rostro in Falcatakely rivela un grado di labilità evolutiva e una maggiore disparità morfologica che era precedentemente sconosciuta nelle prime ramificazioni. L’espressione di questo fenotipo  in un uccello staminale sottolinea che il consolidamento al rostro simile alla neornitina, dominato dalla premascella non era un prerequisito evolutivo per l’allargamento del becco.

Foto di LoggaWiggler da Pixabay

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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