Alcuni astronomi hanno identificato una sorta di “uragano spaziale” sopra il nostro Pianeta. Si tratta di una massa vorticosa di plasma, larga quasi 1000 km, che ha avuto luogo nel 2014 nell’alta atmosfera sopra il Polo Nord magnetico della Terra.
La massa di plasma ha imperversato nella nostra alta atmosfera per circa otto ore. Una tempesta in piena regola, con tanto di pioggia, solo che c’erano elettroni al posto delle gocce d’acqua.
Anche se l’evento ha avuto luogo circa sette anni fa, soltanto ora gli scienziati hanno potuto rendersene conto, L’uragano spaziale è infatti passato del tutto inosservato fino a che un team di ricercatori non ha condotto un analisi su alcuni dati satellitari dell’epoca. Solo grazie all’analisi di questi dati è stato infatti notato questo particolare fenomeno.
Mike Lockwood, ricercatore presso l’Università di Reading nel Regno Unito e uno dei coautori dello studio, ha infatti spiegato in una dichiarazione che “fino ad ora, non vi era certezza che gli uragani spaziali di plasma esistessero. Essere riusciti a dimostrarlo con un’osservazione inaspettata è incredibile”.
L’incredibile uragano spaziale sarebbe stato visibile dalla Terra ma, data la elevata latitudine a cui ha avuto luogo, è improbabile che qualcuno si sia trovato li per osservarlo. Ma grazie ad un’illustrazione dell’autore principale dello studio, Qing-He Zhang dell’Università cinese di Shandong, possiamo farci un’idea di come doveva apparire la tempesta.
Questi vortici spaziali di plasma assomigliano davvero molto agli uragani terrestri. Si possono ad esempio osservare i flussi di plasma vorticare proprio come i venti degli uragani terrestri. Anche i flussi di plasma infatti sono più forti al bordo dell’uragano e diminuiscono man mano che ci si spostava verso l’interno, fino ad arrivare al calmo occhio del ciclone.
Ciò che avviene in queste tempeste di plasma è dunque proprio come il flusso d’aria in un normale uragano. Solo che in una normale tempesta sulla Terra piove della normalissima acqua, mentre in un uragano spaziale la pioggia è fatta di elettroni.
Non è un caso che gli eventi relativi a questo fenomeno siano stati scoperti analizzando i dati di alcuni satelliti. Questi cambiamenti nella meteorologia spaziale possono infatti influenzare le comunicazioni satellitari ed i segnali GPS. I ricercatori sospettano che gli uragani spaziali potrebbero essere relativamente comuni ma fino ad ora sono stati pressoché ignorati.
Ph, Credit: QING-HE ZHANG, UNIVERSITÀ DI SHANDONG
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