Un uso continuo di antibiotici può esporre ad un rischio cardiovascolare

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Scienziati della Tulane University di New Orleans, Los Angeles, Harvard Medical School e Harvard TH Chan School of Public Health a Boston, MA, e Fudan University a Shanghai, Cina hanno studiato come l’ uso di antibiotici sia collegato al rischio femminile di avere problemi cardiovascolari.

 

Lo studio condotto

Essi hanno analizzato i possibili effetti sistemici sull’organismo, osservando la reazione a catena tra effetti degli antibiotici sul microbiota intestinale i quali puoi si ripercuotevano sui vari sistemi d’organo come appunto il sistema cardiovascolare.

Nello specifico, i ricercatori hanno esaminato i dati dal 2004 al 2012; all’inizio di questo periodo, tutte le donne della coorte avevano più di 60 anni.

Tutti i partecipanti hanno riferito di quanto spesso hanno usato antibiotici e altre informazioni rilevanti durante tre periodi della loro vita: età 20-39, età 40-59 e età 60 anni.

Sulla base dei modelli di utilizzo degli antibiotici riportati dalle donne, gli scienziati li hanno divisi in quattro gruppi:

  • quelli che non avevano mai usato antibiotici
  • quelli che hanno assunto antibiotici per meno di 15 giorni consecutivi alla volta
  • coloro che hanno usato antibiotici per 15 giorni e 2 mesi
  • quelli che hanno preso antibiotici per oltre 2 mesi

 

Effetto cumulativo

I ricercatori una volta ultimate le analisi hanno stimato che le donne che assumevano antibiotici per periodi di tempo molto lunghi (per 2 mesi o più) all’età di 60 anni o più avevano un rischio maggiore del 32% di contrarre malattie cardiovascolari rispetto a quelle che non avevano mai assunto antibiotici.

Coloro che hanno assunto antibiotici per 2 mesi o più a 40-59 anni avevano il 28% in più di probabilità di sviluppare problemi cardiovascolari rispetto alle donne che non li assumevano a quell’età.

Tuttavia, il team non ha trovato alcuna correlazione tra uso prolungato di antibiotici ad età 20-39 e rischio cardiovascolare.

Sorge spontaneo chiedersi cosa sta dietro i risultati ottenuti dai ricercatori, a spiegare tutto questo è il possibile effetto cumulativo di un uso prolungato e non ben dosato dei tanto famosi farmaci, accostato ad un effetto esacerbante il danno dovuto all’età, in parole povere maggiore è la quantità di antibiotici e maggiore è l’età, tanto maggiore sarà la percentuale di rischio di sviluppare ictus o infarto.

 

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