La scorsa settimana, un asteroide ha sfiorato la Terra, passando a meno di un quinto della distanza dalla Luna. Il fatto che non si sia avvicinato di più è stato davvero un colpo di fortuna, perché gli scienziati non potevano avere alcuna idea della sua esistenza, tanto meno del suo passaggio, fino a quando non sarebbe stato troppo tardi per difenderci, se ci fossimo trovati sulla sua strada.
I ricercatori di Stati Uniti e Brasile l’hanno identificato solo una settimana prima che passasse vicino al nostro pianeta. L’asteroide “OK2019” è infatti arrivato “dal nulla”, ha detto Michael Brown, professore di astronomia australiano. Gli scienziati non avevano monitorato OK2019 e avevano fornito al pubblico informazioni sulle sue dimensioni e dove si trovasse solo poche ore prima che diventasse così vicino.
L’asteroide avrebbe potuto causare danni gravissimi se avesse impattato sul nostro pianeta
Ci sono un paio di ragioni per cui non è stato rilevato per così tanto tempo: questo asteroide ha un’orbita ellittica che non gli ha permesso di passare molto vicino alla Terra, in modo da essere visibile. Inoltre, OK2019 non era abbastanza grande da suscitare l’attenzione degli studiosi. Il fatto poi che provenisse dalla direzione del Sole, accecando gli astronomi che tentavano di osservarlo, non ha aiutato.
Se l’asteroide si fosse schiantato sulla Terra, avrebbe causato gravi danni. Il professor Allan Duffy, uno scienziato del Royal Institute of Australia, ha detto che “avrebbe colpito con oltre 30 volte l’energia dell’esplosione atomica a Hiroshima“, cosa che lo rende meritevole di un posto tra gli asteroidi “city-killer“, volendo usare un inglesismo “hollywoodiano”, tipologia di corpi celesti che gli scienziati ritengono una vera e propria minaccia.