Il 19 novembre 1888, Vincent Van Gogh scrisse al fratello Theo per parlargli dei suoi due ultimi quadri, definendoli piuttosto buffi. Uno ritraeva la sua sedia alla luce del giorno, una comune sedia gialla in paglia e legno su un pavimento di piastrelle rosse, poggiata contro il muro; l’altro rappresentava la sua poltrona. Da quello che sappiamo del personaggio di Van Gogh, probabilmente il suo concetto di buffo voleva esprimere più un qualcosa di curioso che di divertente. I due quadri sono le sue più grandi e innovative nature morte, dopo i celeberrimi girasoli. Tuttavia, per Van Gogh le sedie vuote rappresentavano la persona che vi si sarebbe seduta, quindi, in un certo senso, sono due ritratti che parlano dei due artisti che vissero insieme per nove settimane nella Casa Gialla di Arles.
Le sedie vuote come simbolo delle visioni dell’artista
Le sedie si trovavano nel salotto frontale, dove Van Gogh e Gauguin si riunivano la sera dopo aver trascorso una lunga giornata davanti ai loro cavalletti. Era lì che parlavano, e spesso discutevano, del futuro dell’arte moderna. Come mobili, le sedie erano piuttosto insignificanti: una cartolina del 1906 illustra due sedie molto simili, presentate in un diorama per rappresentare un’ambientazione archetipica di Arles. Ma il pennello di Van Gogh ha trasformato questi oggetti banali in visioni molto fantasiose.
La sedia di Van Gogh, con la sua seduta rivestita di paglia, è un mobile semplice e rustico, che riflette il modo in cui l’artista vedeva se stesso, come un uomo modesto. Gli oggetti sulla seduta sono molto personali e denotano il carattere riflessivo di Van Gogh: la sua pipa e il sacchetto del tabacco. Il fumo era il suo costante piacere, che lo aiutava a rilassarsi. Il quadro può quindi essere visto quasi come un autoritratto. Il significato della curiosa scatola firmata sul retro, apparentemente piena di cipolle che stanno germogliando, rimane un mistero.
Prospettive e suggestioni raccontano la vita degli artisti
Colpisce la prospettiva della composizione, con la sedia quasi a spingere lo spettatore nello spazio. Sebbene le pareti dell’interno fossero in realtà imbiancate di bianco, Van Gogh le ha dipinte di un turchese chiaro, in contrasto con la sedia gialla. La porta probabilmente conduce all’esterno, alla strada e a un piccolo giardino pubblico. Il quadro che rappresenta la sedia di Gauguin è una scena notturna, forse un riflesso della sua rinomata abilità sessuale. La comoda poltrona rappresenta un uomo di successo a suo agio; sulla seduta giacciono una candela accesa e due romanzi contemporanei, che suggeriscono che Gauguin si sarebbe rilassato con un buon libro prima di andare a letto.
L’ambiente è illuminato dalla luce a gas, che Van Gogh aveva fatto installare appena un mese prima, in parte come ulteriore incentivo per incoraggiare Gauguin a compiere il suo viaggio verso sud. Questa volta il muro è di colore verde intenso. Un mese dopo aver dipinto queste scene domestiche, la vita alla Casa Gialla andò in frantumi: Van Gogh si mutilò l’orecchio mentre Gauguin fuggiva verso Parigi. Questa coppia di nature morte rimane a testimonianza del tempo che i due grandi artisti trascorsero insieme.
Ph. credits: Foto di johnnyjohnson20430 da Pixabay