Un frammento di roccia spaziale, sfuggito alla fascia di asteroidi tra Marte e Giove, ha viaggiato per un milione di anni prima di schiantarsi vicino New York. Per millenni dunque, la Terra e la meteora, si sono schivate mentre percorrevano le loro orbite separate attorno al Sole.
Tutto questo fino allo scorso mercoledì. Poco dopo le 12:00, ora di New York, la meteora si è schiantata nell’atmosfera terrestre sopra il centro di New York, facendo tremare le finestre e facendo scattare i rilevatori di terremoti. Il tutto mentre bruciava in modo spettacolare nella nostra atmosfera, a temperature alte la metà di quelle solari, e disperdendo antichi detriti spaziali.
Robert Lunsford, coordinatore del rapporto per l’American Meteor Society, ha dichiarato che “probabilmente ha attraversato il percorso della Terra innumerevoli volte, fino a quando il suo tempo non è scaduto nel 2020. La possibilità di una collisione è infinitesimale ogni volta, ma se lo fai per diversi milioni di volte, alla fine succede.”
Si tratta secondo gli esperti di un occasione davvero rara: una meteora abbastanza grande e brillante da essere vista di giorno, mentre solca il cielo sopra una regione densamente popolata dove milioni di persone potrebbero vederla.
La meteora è stata avvistata a New York e Toronto, e dalla Virginia all’Ontario è stato udito il boom assordante della sua esplosione in cielo, che alcuni hanno pensato si trattasse di spari o un albero che cade. Questo è ciò che emerge dalle 181 segnalazioni pervenute alla Meteor Society.
Sulla base di questi rapporti, la società ha calcolato che la meteora ha colpito l’atmosfera sopra il lago Ontario e si è disintegrata appena a sud di Rochester. La traiettoria stimata della NASA mostra invece un percorso diverso, con la meteora che sfreccia sopra Syracuse alle 12:08 e si tuffa a sud-ovest verso i Finger Lakes per 3 secondi prima di esplodere. Era a sole 35 km dal suolo in quel punto. Questo significa che ha percorso un cammino molto lungo bruciando nell’atmosfera terrestre.
La meteora era così luminosa che è stata rilevata da un satellite della NASA che monitora i fulmini. I frammenti e i detriti, sparsi dalla meteora dopo l’esplosione, potrebbero probabilmente essere stati registrati dal radar del National Weather Service. E il boom sonico è stato rilevato in Ontario da un sismografo.
Quando la roccia spaziale ha raggiunto la temperatura che l’ha portata all’esplosione, ha rilasciato un energia pari a 66 tonnellate di dinamite. Il suo diametro era attorno al metro e il peso stimato attorno agli 800 kg. La meteora è penetrata nell’atmosfera a 90.000 km/h. Una velocità relativamente bassa, che sta ad indicare che la meteora probabilmente si è staccata dalla fascia di asteroidi che si trova tra Marte e Giove.
Bruciando nell’atmosfera terrestre, la sua temperatura è salita, secondo le stime, a circa 2760° C, per poi esplodere in una gigantesca palla di fuoco con una luminosità pari a quella di 100 lune piene.
Ph. Credit: National Aeronautic and Space Administration – NASA
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