Alla fine anche l’EMA, l’Agenzia Europa del Farmaco, ha approvato l’uso del vaccino di Moderna contro il coronavirus, un via libero atteso da tutti i paesi. Dopo poco più di settimane dall’approvazione del trattamento di Pfizer e BioNTech, ecco la seconda arma contro il Covid-19. Le prime dosi, perlomeno per l’Italia, dovrebbero arrivare settimana prossima, salvo problemi non preventivati.
Con l’arrivo di nuove dosi di vaccino, in aggiunta a quella del vaccino già attualmente in uso, ci sarà bisogno di potenziare il programma vaccinale. Nonostante siamo il secondo paese europeo per vaccini inoculati, siamo comunque indietro rispetto alla tabella di marcia.
Attualmente sono stati somministrati poco più di 300 mila dosi, ma le dosi a disposizione sono più del doppio. Come ormai sappiamo, la situazione varia da regione a regione, ma in generale si può migliorare di molto. Già nel corso di questa ultima settimana le dosi giornaliere usate sono aumentate.
Vaccini e coronavirus
Sebbene il vaccino di Moderna sarà sicuramente di aiuto, soprattutto per rendere immuni in meno tempo possibile le fasce più a rischio, come operatori sanitari e anziani, sarà con l’approvazione del vaccino di Oxford e AstraZeneca che si potrà veramente fare i calcoli su quando si potrà tornare alla normalità.
Il trattamento in questione ha diversi pregi come il costo molto ridotto e la facilità di conservazione, tutti aspetti dovuti anche al fatto che è stato sviluppato basando il tutto su un vettore virale, al contrario degli altri due che si basano sull’mRNA, una tecnica mai usata prima d’ora per i vaccini per la somministrazione su larga scala.
Ph. credit: AP News