Come nel Regno Unito, anche negli Stati Uniti si sono registrati due casi di allergia inseguito all’inoculazione del vaccino sviluppato e prodotto da BioNTech e Pfizer. Entrambi questi nuovi casi sono avvenuti in un ospedale dell’Alaska, il Barlett Regional Hospital di Juneau. Si tratta di una donna di mezza età e di un altro dipendente. Mentre quest’ultimo ha presentato solo qualche sintomo lieve, la donna è stata ricoverata.
Appena dieci minuti dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino ha iniziato a presentare una forte reazione allergica. Prima di allora non aveva mai presentato reazioni neanche lievi mentre questa è risultata essere anche potenzialmente fatale se si fosse presentata in un altro contesto, come a casa da sola.
All’inizio si è presentato un semplice rossore generalizzato, ma poi è arrivata una frequenza cardiaca particolarmente alta e un respiro corto. È stata ricoverata nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale per tutta la notte; un scelta fatta più per sicurezza che per necessità. Alla donna è stato anche sconsigliato di prendere la seconda dose.
Purtroppo sviluppare reazioni allergiche ai trattamenti farmacologici, come ai vaccini, non è così raro. Succede spesso anche quando non ci sono tracce di precedenti allergie. Precedentemente, nel Regno Unito, a seguito dei due casi registrati, era stato invitato a chi ha una storia di reazioni allergiche di astenersi dalla vaccinazione. Si tratta di una misura di precauzione visto che come abbiamo appena visto, anche chi non è ha avuto è a rischio. In ogni caso si tratta di un rischio minimo.
Ph. credit: NBC
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