Quasi con un improvviso cambio di rotta, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di indurre una nuova riunione per decidere come muoversi sull’epidemia di vaiolo delle scimmie. Se appena due settimane fa era stato decretato che il numero di casi di positività a tale malattia in giro per il mondo non giustificasse una dichiarazione di emergenza globale, l’aumento in questo periodo sta facendo preoccupare gli esperti. Ormai si parla di oltre 6.000 casi in 58 paesi diversi del mondo.
Vaiolo delle scimmie: emergenza oppure no?
Le parole dell’OMS sui casi di vaiolo delle scimmie: “Continuo a essere preoccupato per la portata e la diffusione del virus. I test rimangono una sfida ed è altamente probabile che ci sia un numero significativo di casi non presi in considerazione. Le mie squadre stanno seguendo i dati. Ho intenzione di convocare nuovamente il comitato di emergenza in modo che siano aggiornati sull’attuale epidemiologia e sull’evoluzione dell’epidemia di vaiolo delle scimmie e sull’attuazione delle contromisure.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità vorrebbe evitare i ritardi avuti con il Covid-19 per quanto riguarda proprio la dichiarazione situazione di emergenza sanitarie internazionale. Con un’epidemia, il prima si agisce per circoscriverla, più facile diventa effettivamente riuscirci. Attualmente si parla di usare i vaccini contro il ceppo principale del vaiolo, ma bisogna identificare i gruppi a rischio a cui somministrarlo. La diffusione è stata giustificata da rapporti sessuali non protetti tra maschi. Nello specifico i due focolai principali sono stati localizzati in due rave che si sono svolti in Spagna e in Belgio.