In Italia, ma come in molti altri paesi, sono due i casi in cui si viene considerata completamente immunizzati. O si ha ricevuto due dosi dei vaccini approvati dall’Unione Europea o una sola dose, ma con in precedenza una diagnosi di Covid-19 con successiva guarigione. In base a questo, alcuni ricercatori hanno voluto scoprire quanto di fatto una guarigione risulta fornire più anticorpi di un trattamento farmacologico, soprattutto nei confronti nella variante Delta.
I ricercatori dell’Università di Cambridge hanno visto che la variante Delta risulta essere ben 6 volte meno sensibili agli anticorpi del nostro organismo di chi è guarito in precedenza dal Covid-19. Invece, rispetto agli anticorpi forniti dai vaccini sopracitati era meno sensibile di 8 volte. Questo spiega tutti i casi di persone contagiate dal coronavirus nonostante la protezione, ma non è la variante peggiore.
Variante Delta, guariti, vaccini e infezioni
I ricercatori hanno sottolineato ancora una volta che è un’altra la variante che risulta essere più pericolosa, perlomeno a livello di riuscire a superare le difese del nostro organismo. Si parla della variante Beta che con i vecchi nomi sarebbe quella sudafricana perché riconosciuta per la prima volta nel paese africano. In questo caso la sensibilità risulta essere ridotta di 8,2 volte.
Ovviamente questi dati indicano solo quelli relativi alla possibilità di venire contagiati, ma non è l’unico aspetto importante dei vaccini. Rimane il fatto che la protezione fornita va a impedire quasi del tutto la possibilità di sviluppare casi più gravi della malattia, quelli che generalmente richiedono un’ospedalizzazione. Vale anche per chi è guarito.