Le stelle mancate, ecco come sono definite le nane brune. Questi strani oggetti celesti che non sono considerati né abbastanza stelle, ma nemmeno dei pianeti, poiché troppo grandi. Come lo è la stella oggetto di questo nuovo studio, la fredda 2MASS J1047 + 21, grande 40 volte Giove e dove i ricercatori hanno registrato la presenza di venti alla velocità di 2333 km/h.

 

Un modello per calcolare la velocità del vento al di fuori del Sistema Solare

È in assoluto la prima volta che un team di scienziati misura la velocità del vento su una nana bruna, per giunta lontana dal nostro Sistema Solare. Fino ad ora era stata misurata soltanto sui corpi del nostro Sistema e sui pianeti. Si tratta dunque di una ricerca molto importante che mette a punto un modello per studiare e determinare la velocità del vento al di fuori del nostro sistema planetario.

Come infatti afferma Peter Williams, del Center for Astrophysics dell’Osservatorio Astrofisico Smithsonian e l’Osservatorio di Harvard, nonché autore dello studio, “questa nuova tecnica apre la strada a una migliore comprensione del comportamento delle atmosfere diverse da quelle osservate nel nostro Sistema Solare”.

La misurazione della velocità del vento sulla nana bruna, è stata effettuata tramite l’utilizzo di una nuova tecnica, realizzata combinando il rilevamento delle emissioni radio ed infrarosse del corpo celeste. In questo modo i ricercatori sono riusciti a determinare la velocità del vento su questo distante oggetto, pur senza poterne osservare le nuvole, come avviene per i pianeti.

Come ha infatti affermato Katelyn Allers, professoressa di fisica e astronomia alla Bucknell University e coautrice dello studio, “anche se le nane brune sono completamente coperte di nuvole, sono troppo lontane per noi per poterle individuare come facciamo per pianeti all’interno del nostro Sistema Solare. Ma possiamo comunque misurare quanto tempo impiegano le nuvole a compiere un giro attorno all’atmosfera. Questo perché, quando le nuvole si muovono e si allontanano dalla vista, modificano la luminosità del pianeta. Il tempo in cui le nuvole completano il giro dipende da due fattori: la velocità della stessa nana bruna e la velocità del vento.”

 

Uno studio reso possibile dallo Spitzer e dal Karl G. Jansky

Le misurazioni in oggetto allo studio, sono state rese possibili dalle misurazioni e dalle osservazioni realizzate dal telescopio spaziale Spitzer, per quanto riguarda l’infrarosso, e dai telescopi Karl G. Jansky della National Science Foundation in New Mexico, per la parte delle onde radio. Grazie ad essi i ricercatori hanno potuto monitorare la luminosità della nana bruna e osservarne i cambiamenti.

I dati radio permettono di determinare il periodo di rotazione del pianeta e confrontando quest’ultima con la velocità di rotazione atmosferica, è stato possibile determinare la velocità del vento sulla nana bruna. È stata così registrata l‘incredibile velocità di 2333 km/h, che concorda con le previsioni effettuate dagli astronomi, secondo cui sulle nane brune soffiano forti venti.

Questa nuova tecnica potrebbe ora essere utilizzata non solo su altre nane brune, ma anche su molti pianeti extrasolari di cui ancora non sappiamo molto.

Immagini: CNN