Virgin Orbit ha in programma di spedire piccoli veicoli spaziali su Marte nel 2022. La compagnia, ramo della società di turismo spaziale Virgin Galactic di proprietà del miliardario e filantropo Richard Branson, ha infatti annunciato di essere in collaborazione con alcune università polacche e un produttore di satelliti chiamato SatRevolution allo scopo di programmare fino a tre missioni su Marte entro il prossimo decennio.
In caso di successo, queste missioni potrebbero essere i primi viaggi puramente commerciali su Marte. Fino ad ora, solo quattro organizzazioni sono riuscite a raggiungere il Pianeta rosso e tutte sono state guidate dai governi nazionali. Aziende private come ad esempio SpaceX hanno già promesso di inviare veicoli spaziali su Marte. “E’ ancora un club piuttosto ristretto e nessuno di questi viaggi è mai stato frutto del lavoro di aziende private o università“, dice Will Pomerantz, vice-presidente della Virgin Orbit. Inoltre, sottolinea Pomerantz, tutti i veicoli a cui hanno lavorato le agenzie spaziali sono di grandi dimensioni, certamente di ostacolo ad una missione simile.
Ma il team Virgin Orbit è stato spinto a perseguire questo scopo grazie alla recente missione InSight della NASA, che ha inviato un lander su Marte nel novembre del 2018. Quando è stato lanciato il lander InSight, due piccoli veicoli spaziali delle dimensioni estremamente ridotte, i CubeSats, sono stati lanciati insieme ad esso. La coppia di satelliti ha funzionato esattamente come previsto, trasmettendo il segnale da InSight alla Terra, dimostrando che anche piccoli satelliti sono preziosi nelle missioni spaziali, abbattendo conseguentemente i costi.
Virgin afferma di aver ideato un modo per inviare veicoli leggeri nello spazio profondo grazie al razzo progettato dalla compagnia, chiamato LauncherOne. La maggior parte del piano di Virgin ruota attorno al lancio di satelliti di piccole e medie dimensioni, ma Pomerantz afferma che è possibile spingersi ancora più in là. “Abbiamo trascorso molto tempo a valutare quali potessero essere le nostre opzioni e abbiamo scoperto che in realtà pensiamo di poter fare molto per visitare luoghi come la Luna e Marte, ma anche le sue lune e forse addirittura Venere“, afferma Pomerantz.
Come parte dell’accordo, SatRevolution costruirà i satelliti, mentre le università elaboreranno i punti da seguire per il successo della missione. Il consorzio ha già proposto future missioni che prevedono di fotografare non solo Marte ma anche le sue lune, studiare l’atmosfera del Pianeta rosso e continuare a cercare tracce di acqua. A differenza della maggior parte dei razzi, LauncherOne non è progettato per il lancio da terra, ma è progettato per decollare da sotto l’ala di un aeroplano: Virgin Orbit possiede infatti un Boeing 747 chiamato Cosmic Girl, che ha lo scopo di sollevare il razzo nel cielo e poi lasciarlo cadere.
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