Vita dopo la morte: gli scienziati studiano il fenomeno con le nuove tecnologie

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La vita dopo la morte è stata fonte di dibattito per migliaia di anni da parte della scienza, della religione e della filosofia. Ora, gli scienziati, stanno cercando di affrontare il dilemma con la nuova tecnologia medica a loro disposizione. Uno di questi scienziati, il dott. Sam Parnia, capo della ricerca sulla rianimazione cardiopolmonare e assistente professore alla Stony Brook University School of Medicine, crede di aver trovato prove di persone che hanno avuto esperienze di vita dopo la morte.

vita dopo la morte

Uno studio su 140 persone sopravvissute ad eventi di arresto cardiaco, ha evidenziato che molte sapevano cosa stava accadendo intorno a loro. Il dott. Parnia ha dichiarato: “Descriveranno medici e infermieri al lavoro intorno a loro, con la consapevolezza di conversazioni complete, di azioni che non avrebbero potuto sapere“.

Il Dott. Parnia durante la rianimazione, studia i pazienti in modo dettagliato: “I sopravvissuti all’arresto cardiaco sperimentano deficit cognitivi incluso il disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Delle 140 persone intervistate, il 46% aveva ricordi con 7 temi cognitivi principali. Il 2% descriveva la consapevolezza con esplicite dichiarazioni di vedere e sentire eventi reali legati alla loro rianimazione. Uno ha avuto un periodo verificabile di consapevolezza cosciente durante il quale non era prevista la funzione cerebrale”.

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Una tecnica di sopravvivenza sarebbe la causa delle esperienze post morte

Tuttavia, il dott. Parnia afferma che ci sono spiegazioni scientifiche per le esperienze di vita dopo la morte, e afferma che vedere le persone non è una prova dell’aldilà, ma più probabilmente è il cervello si sta semplicemente scansionando come una tecnica di sopravvivenza. Il dottor Parnia ha dichiarato: “Le persone descrivono la sensazione di una luce brillante e accogliente che le attira”.

E aggiunge: “Descrivono la sensazione di riabbracciare i loro parenti defunti. Spesso dicono che non avrebbero voluto ritornare in vita. Ma, grazie alla moderna tecnologia medica, la morte non deve essere limitata alla filosofia e alla religione, ma può essere esplorata attraverso la scienza, e ora sappiamo che il cervello umano può registrare tutto quello che accade intorno”.

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