News

WhatsApp, ecco come funzionano i messaggi autodistruttivi

Gli sviluppatori di WhatsApp stanno lavorando a una nuova funzionalità che permetterebbe di inviare messaggi messaggi che si autodistruggono dopo sette giorni. In molti si aspettavano di poter mandare messaggi che si auto eliminavano in pochi secondi, ma è comunque un ottimo punto di partenza.

Questo tipo di messaggi non è nuovo tra le app di messaggistica e vengono molto usati dagli utenti. WhatApp purtroppo pecca ancora questa mancanza e gli sviluppatori stanno lavorando duramente per rimettere l’app in carreggiata il più presto possibile. Il recente lockdown purtroppo ha rallentato i lavori spostando gli sforzi su altre priorità come l’aumento dei partecipanti nelle videochiamate ad esempio. Ora, tuttavia, il team sta continuando i lavori e ha intenzione di terminarli.

 

WhatsApp, come funzionano e quando arriveranno i messaggi autodistruttivi

La funzione non è presente nemmeno nella versione beta di WhatsApp, ma è stata svelata attraverso le anticipazioni di WaBetaInfo. Quello che sappiamo al momento è che la nuova funzione permetterà di cancellare automaticamente i messaggi dalle chat dopo sette giorni dal loro invio. Non è chiaro ancora se sarà disponibili solo nei gruppi o anche nelle chat individuali.

In origine, lo strumento era pensato per i gruppi così da permettere agli amministratori di fare pulizia dei messaggi più vecchi. Delle immagini hanno poi mostrato l’uso anche nelle chat individuali, ma non c’è ancora nulla di confermato. L’ipotesi più probabile rimane comunque la prima. A quanto pare sempre dalle immagini riportate, per attivare la funzione basterà attivare l’opzione “Expiring messages”. Per ora i messaggi saranno cancellati solo dopo sette giorni, ma in futuro gli sviluppatori potrebbero implementare anche diversi tipi di opzioni.

Al momento non c’è una data d’uscita per la nuova funzione di WhatsApp. Il team sta lavorando duramente per rilasciarla quanto prima, ma per ora non è stata implementata nemmeno nella versione beta. Secondo alcuni potrebbe arrivare nel corso del 2021.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Recent Posts

Polmonite bilaterale: cos’è, quali rischi comporta e come viene curata

La polmonite bilaterale è un'infiammazione che coinvolge entrambi i polmoni, spesso causata da infezioni batteriche, virali o fungine. Questa condizione…

24 Febbraio 2025

Neutrini: più grandi del previsto, una scoperta rivoluzionaria

I neutrini sono tra le particelle più misteriose dell'Universo. Invisibili e quasi privi di interazione con la materia, attraversano costantemente…

24 Febbraio 2025

Acqua ionizzata: nuova frontiera del ringiovanimento della pelle senza aghi

L’industria della skincare è in continua evoluzione e sempre più spesso la scienza propone alternative non invasive ai classici trattamenti…

24 Febbraio 2025

E il re della pista da ballo cosmica della Via Lattea era… un buco nero

Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente rilevato un fenomeno straordinario nel cuore della nostra galassia: il buco nero supermassiccio…

24 Febbraio 2025

Naughty Dog: perché la software house fu comprata da Sony?

Una delle domande che maggiormente hanno colpito gli utenti di tutto il mondo va a toccare il destino di Naughty Dog,…

24 Febbraio 2025

Alzheimer: leggere il respiro per una diagnosi precose

Il morbo di Alzheimer non è curabile, difficilmente prevedibile in quanto non si conosce appieno il percorso dietro l'origine, ma…

23 Febbraio 2025