Nel corso di questi ultimi mesi abbiamo potuto constatare un netto cambio nella policy di gestione per le piattaforme Whatsapp che hanno concesso il via libera alla tacita condivisione incrociata delle informazioni con Facebook. Una mossa che ha portato in Germania ad una denuncia diretta da parte delle associazioni dei consumatori tedeschi (VZBV o Verbraucherzentrale Bundesverband).
Whatsapp Messenger ha infatti condotto un abuso sulla fiducia dei consumatori dopo che in Settembre 2016 gli si era imposto il blocco della condivisione dei dati e delle informazioni personali con le piattaforme social di Facebook.
Gli esponenti del team Whatsapp hanno replicato formalmente alla vicenda ponendo in essere una lettera in cui si spiega che gli aggiornamenti dei termini del servizio e delle politiche di privacy sono legali e che la società segue anche le linee guida dell’Unione Europea. Naturalmente siamo sempre aperti a collaborare per risolvere le controversie.
Il punto centrale della questione risiede nel fatto che Whatsapp condivide il nostro numero di telefono con il social network di Zuckerberg allo scopo di delineare il profilo e contribuire ad un aggiornamento mirato delle inserzioni pubblicitarie. Secondo gli sviluppatori inoltre questo sistema garantirebbe una lotta continua al circuito spam oltre che provvedere alla catalogazione delle informazioni sulla frequenza di utilizzo del servizio e così via.
Anche l’Unione Europea ha recentemente espresso i propri dubbi in merito ai dettagli del nuovo piano di condivisione ed al fatto che il nuovo sistema non avrebbe garantito l’accesso alle info sensibili, cosa che invece è avvenuta.
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